Vedo che gli uccelli voleranno presto a sud, dal freddo e dalle bufere di neve,
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Fame e tempeste, ma sarò di nuovo qui da solo. |
Ti do la mia parola.
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L'autunno ha già ricoperto di colori gli alberi, ingrigindo i prati.
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E le nuvole non corrono ancora, e qui non c'è stato un tuono, ma i numeri chiedono gentilmente di muoversi.
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In questo fottuto giorno da marmotta, mi arrotolo la manica della pigrizia per aspettare.
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O solo il destino a vivere così, la vita a calpestare la mia perdita.
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E sembra che io sia in attività, sembra che lavoro per il sudore, come un'ape.
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Ma il velo sta cadendo di nuovo, i cervelli sono agli spiedini.
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Odio la notte in cui sono solo.
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Nella mia oscurità, ieri torna a lampeggiare con le carte fotografiche,
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Ma ho già abbastanza ripetizioni, per così dire, fino ai capelli grigi.
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Non riesco a smettere di pensarci. |
Martello una testa, lo sperimento in modo specifico.
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Davanti ai miei occhi di nuovo tu dopo la doccia, deliziose caramelle dal vivo.
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Se sei qui, allora vieni qui,
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E accendi un fuoco, perché c'è già del minerale nel tuo petto.
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La testa non è mia, la testa è così malata,
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Sai, non puoi parlare così, porta il bambino in paradiso.
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Coro:
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Che peccato che tu non sia con me ora. |
(L'oscurità mi abbraccia e tace).
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Che peccato che tu non sia con me ora. |
(E d'ora in poi tutti i miei giorni saranno carnefici).
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Che peccato che tu non sia con me ora. |
(L'oscurità mi abbraccia e tace).
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Che peccato che tu non sia con me ora. |
(E d'ora in poi tutti i miei giorni saranno carnefici).
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Il ragazzo è triste nella sua anima, triste in un paese straniero.
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E non trova posto per se stesso tra i venti con l'anima sulla nave.
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Mentre il ragazzo indossa uno stivale militare, mentre il ragazzo è in prigione...
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Pensieri nel tabacco, uccelli in lontananza.
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Mentre il bambino ara i turni lì, da qualche parte, la pioggia gocciola dal cielo.
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Fanghiglia e zolfo o una bufera di neve lo graffiano dolorosamente con la neve, in modo disgustoso e vile.
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nei momenti di oblio, i pensieri non sono fino all'estate, su un pensiero preferito - senza ombra di dubbio.
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Cervello tormentato dal tradimento, ma pronto a riprendersi senza misurare la stessa pressione.
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Anche se questo e quello sono stufi, da qualche parte la mia città dorme pacificamente.
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Al quale tornerò un giorno per pregare per tutto ciò che mi tormentava e per stare con te.
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Ogni giorno compongo questo momento: quando potrò tornare da te.
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Scenderò dal treno, scenderò dalla nave. |
Mi toglierò le catene e gli stivali.
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Dirò: guarda! |
Tutto ciò che mi ha salvato sei stato tu solo nel mio petto.
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E urlerai quando mi vedrai alla porta... E piangerai e accetterai i fiori.
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Sì, sorrido a pensarci. |
Mi godo questo momento immaginario.
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Seppellisco il naso nel cuscino e cerco di riaddormentarmi per qualche motivo.
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E il tempo scorre, il tempo ha fretta in ogni modo e in questo deserto.
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E presto le macchine mangeranno la strada verso la casa in cui vivi.
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Tu sei la testa da cui è malato il bordo. |
La ballata di Sinbad galleggia...
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Galleggiando sulle onde...
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Nuoterò da te, volerò da te. |
Ti abbraccerò, non ne voglio un altro.
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Nuoterò da te, volerò da te. |
Ti abbraccerò, non ne voglio un altro.
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Nuoterò da te, volerò da te. |
Ti abbraccerò, non ne voglio un altro.
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Nuoterò da te, volerò da te. |
Ti abbraccerò, non ne voglio un altro. |