In un incubo molto nero
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Ombre danzanti sul muro
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La voce di qualcuno mi sussurra:
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"Ehi svegliati, sei in guerra"
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Le ombre danzano, il filo si spezza
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Non salvare, non salvare
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È spaventoso bere dal pozzo
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È spaventoso pensare, è spaventoso vivere
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Siamo entrati in città a tarda notte
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In qualche modo non è molto buio qui, ma non esattamente, no
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Sulla sinistra da qualche parte fruscia, bussa
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Gli scheletri negli armadi ci spaventano e
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La paura mi sussurra all'orecchio: "Corri!"
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E i suoi occhi sono così grandi
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Paralizzato, non riesco a muovere la mano
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È spaventoso pensare, è spaventoso vivere
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In una città nero-nera, i neri
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sembra consumato
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Le facce sono oblique
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Non ci sarà più nella città nero-nera
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Niente di buono
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Niente di buono
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Le notti buie sono passate
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L'oscurità, anche se l'occhio
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Il leone è indistinguibile dagli afidi
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Illumina e ripristina
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I pugni divennero bianchi
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Lingue morsicate
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Linee, linee, cerchi
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Dio è con noi, i nemici sono in giro
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Non vediamo davvero il nero in nero
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La stanza, anche un ladro, e anche un pubblico ministero, non possono essere catturati
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Solo un'ombra al posto degli occhi
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Si dà via, ma più di una volta
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È come un dente su un dente al freddo
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Non ha colpito, e ora sei morto
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E qualcuno sta guardando fuori dalla finestra dalla collina
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Presto la città aprirà l'oscurità |