Traduzione del testo della canzone Time Of Reckoning - Vale of Pnath
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Time Of Reckoning , di - Vale of Pnath. Canzone dall'album The Prodigal Empire, nel genere Data di rilascio: 28.01.2016 Etichetta discografica: Willowtip Lingua della canzone: Inglese
Time Of Reckoning
(originale)
Flames of Hell lick this tower of cards
The Devil’s called our bluff on the hand he’s dealt
Exodus, awaken to consume
Rip the flesh from us
Tear the core apart
As the weeds slither over our own coffin
Lucifer has arrived
Now risen to collect in pain and suffering
His fire burns with the sins of indulgent wealth
The time of reckoning at hand
Crumbled cities at our feet
With no time left to take a stand
Carnage abound and death replete
Those who survive to tell the stories of their scars
May well continue the road to nothingness
For human nature is to drown out what we wish to forget
And thus we drown ourselves in Satan’s caress
Fallen, we will not stand up or band together
Only time will tell if our wounds will heal
The fiend destroys himself time and time again
No memories remain, no peace of mind attained
We turn to God, but he turns away
We turn on our brothers cutting ties and killing hope
We turn inward to see the treacherous, to see the parasite
We turn a blind eye to the sacrifice
Suffering will be our salvation
Death and rebirth are one
And though we perish, at last we vanquish
The scourge that we’ve become
(traduzione)
Le fiamme dell'inferno leccano questa torre di carte
Il diavolo ha chiamato il nostro bluff sulla mano che ha distribuito
Esodo, svegliati per consumare
Strappa la carne da noi
Distruggi il nucleo
Mentre le erbacce scivolano sulla nostra stessa bara
Lucifero è arrivato
Ora risorto per raccogliere nel dolore e nella sofferenza
Il suo fuoco brucia con i peccati della ricchezza indulgente
Il momento della resa dei conti a portata di mano
Città sgretolate ai nostri piedi
Senza tempo per prendere una posizione
La carneficina abbonda e la morte abbonda
Coloro che sopravvivono per raccontare le storie delle loro cicatrici
Potrebbe benissimo continuare la strada verso il nulla
Perché la natura umana è coprire ciò che desideriamo dimenticare
E così anneghiamo noi stessi nella carezza di Satana
Caduti, non ci alzeremo in piedi né ci uniremo
Solo il tempo dirà se le nostre ferite guariranno
Il demone si distrugge più e più volte
Non rimangono ricordi, non si raggiunge la pace della mente
Ci rivolgiamo a Dio, ma lui si allontana
Accendiamo i nostri fratelli tagliando i legami e uccidendo la speranza
Ci giriamo verso l'interno per vedere gli infidi, per vedere il parassita