| Quello che non capisci è dove tutto conduce
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| Quando tutti i segnali che vedi indicano ancora un sovraccarico
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| Quando allunghi la mano, un'immagine in frantumi si allontana
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| Come i fanali posteriori lungo quel tratto solitario di strada dissestata
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| Perché sei stato nel passato ed è solo un promemoria
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| Un ricordo di visi che non verranno mai a chiamare
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| Quando hai tagliato la maschera
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| Quando hai passato il macinino
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| A volte dimentichi di essere mai stato lì
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| Quassù nella stanza 429
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| Sì, il mondo non è così scortese
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| Voglio portarti in quella stanza vuota stasera
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| All'ombra del dubbio, nella calca di un istante
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| In piedi sotto la pioggia fuori dalla mia porta, mano sul tuo coltello
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| Quando raggiungi un muro di mattoni, c'è ancora una decisione
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| Ho sempre pensato che se avessi dovuto perdere avrei sicuramente scelto la mia vita
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| Quassù nella stanza 429
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| Sì, il mondo non è così scortese
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| Voglio prendere quella stanza vuota stasera
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| Lo diremo al mondo fuori dalla porta
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| Che non torneremo mai più
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| Voglio restare qui finché non si spegne la notte
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| Finché non spegniamo la notte
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| La città respira così dolcemente che tutto dorme
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| Sono alla finestra a guardare in silenzio
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| Riesco a vederti in piedi da solo contro l'inverno
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| Riesco a sentirti chiedere ma le strade non danno
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| Non guardare l'oceano, irrequieto nel suo sogno
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| Non guardare al cielo perché non ti diranno nulla
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| Se vivere è per imparare, morire è dimenticare
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| Una volta che abbiamo dimenticato, possiamo continuare a vivere
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| In una vita di speranza, in un secondo di gentilezza
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| Non c'è mai dubbio che nasciamo e moriamo soli
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| Dall'interno o all'esterno non possono trovarci
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| Quando bussano alla porta le luci sono accese ma noi non siamo a casa |