Di fronte alla folla
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In uno specchio cieco
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Teschio fracassato a capofitto
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Contro questo muro di bisogno interiore
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Lo sapevo questo autunno
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Manderebbe tutto verso le luci
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E si interrogheranno ancora una volta
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Dalle loro torri illese
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Rispondo:
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Vai avanti e forza
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La tua verità fino alla fine
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Ingoierò ogni proiettile
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Che squarcia lo scafo
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Una vita al riparo avanza, vomita
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E si piega attorno a doppie lame
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Lo tiro indietro come l'ultima volta
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Eppure non taglia mai del tutto
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Devo sempre prenderlo in ostaggio
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Ogni volta che mi sento
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Non trovo il modo di iniziare
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Sanguinava sempre dall'interno
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Hanno nutrito i sogni in modo che potessero strapparsi
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Ogni volta che mi sento
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Non trovo il modo di iniziare
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Mi sono accontentato di questo sogno
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Lascerò che gli altri prendano e diano
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E se avessi:
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Si chinò in avanti e lasciò che i loro acquazzoni si mascherassero
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Campi precombusti per la coltivazione di supporti per un futuro ambientato nel passato
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Ogni riflesso mentirebbe e ogni respiro salirebbe alla cieca
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Verso il loro cadavere superficiale di un cielo autoilluminato
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E solo il suo peso sarebbe sufficiente
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Per inviare tutto fuori dal limite verso quella stessa mente indecisa
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Verso quella coscienza egocentrica che urla solo
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Quindi prevedibilmente:
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«Qualcuno mi bruci un'uscita»
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Hanno preso d'assalto la loro torre nera che incombeva sul passato
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Spingili tutti in un angolo
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Della mappa della griglia di memoria
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Bloccato in aria e silenziato, continuavo a trattenermi
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Alla fine li bruciò tutti vivi
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Prima di interrompere il mio afflusso di sangue
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Sapevo che l'avevano bypassato in una massa umana assetata di sangue
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Che infestato da una falsa promessa di una possibilità
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E possedeva una libertà già prosciugata e passata |