| Sanguino oro liquido e insulto la voce in un codice criptico
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| i miei piedi scivolano su questa strada tortuosa
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| solo il mistico conosce la figura solitaria in lontananza
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| non più grande della somma delle sue iscrizioni
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| o l'entità della sua convinzione
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| Sorseggerò una dizione liquida arricchita di vitamine
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| e digerire la narrativa per la cultura, ho alimentato forzatamente il codice del mostro
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| la mia testa e la rete collegate da un palo
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| Prova a tenere insieme le cose come le skin che piego
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| prendi il mio cibo per pensare con un pizzico di sale
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| fedele alla forma, il mio peccato si traduce in dubbi su se stessi
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| guardami negli occhi non ho bisogno di spiegarlo
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| puoi vedere come sono inciampato e sono caduto
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| e mi sono rialzato, mi sono voltato dall'orlo della scogliera
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| e barcollò a casa come una testa pisciata fuorviata
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| Ho combattuto, finché il mio pugno sanguinava
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| Soffoco al guinzaglio, finché i miei sputi non diventano rossi
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| quando esco per avere una rapida ventata di nuovi debiti
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| no non è rimasta aria e al 50\\\\\\\% di noi non potrebbe importare di meno, io carne nuda
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| esposto alla luce cancerosa come strappare la pellicola, fuori le tue telecamere
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| sono ancora affamato, sento il mio acido di stomaco
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| continua a bruciare mentre lavoro verso un altro classico
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| sciogli la tua chat di plastica, strappa il tuo comfort blanet
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| in questo freddo mondo sei nudo e poco attraente
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| e le tue tattiche sono subdole
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| vado in letargo durante l'inverno
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| e aspetta la follia estiva
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| Chiamami lo sporco fermati, feto sul divano
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| stout sul mio respiro e un brutto caso di bocca del deserto
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| annegando per sempre il mio dolore nel piacevole suono delle parole sussurrate e della pioggia
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| su poca terra
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| imbavagliato e legato senza speranza di uscirne
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| salva i segreti e le bugie, sto cercando di sistemarmi
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| ma come il tempo ora, sono imprevedibile
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| i miei odi amari ma i miei amori incondizionati
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| vivendo in questa era digitale, questi sono giorni strani
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| la mia rabbia domata e liberata nella stessa pagina
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| Faccio onde, finché non lavo via il rifugio
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| dio del mare, queste sono le otto lune di Nettuno
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| faccio una mossa per rifugiarmi, ma non dormo
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| Cammino per strada, con una rosa tra i denti
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| e una dolce canzone amara nel mio cuore
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| faccio ogni passo, i testardi non si riposano mai
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| quindi fino alla fine, non mi riposerò mai
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| faccio una serenata al mio angelo con ogni respiro che dio manda
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| in ricordo degli amici perduti
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| ogni volta che la mia tenda fredda cade, so cosa è successo allora
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| mi spinge a concentrarmi sul futuro
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| chiudi gli occhi e avvicinati ai morti
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| Sono il fantasma che chiede di essere liberato dal limbo
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| tra due mondi come il ladro alla finestra |