| Silenzio che irrompe al metro alle sette e quarantacinque
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| Una partita a squash con un cosh di gomma è un po' come essere vivi
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| Entrando e uscendo dalle stanze ne ho fatto la mia carriera
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| Ci sono, bianco, bene da fare, cosa devo temere
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| Le routine di ballo con le regine del pollo mi danno i piedi squadrati
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| Mi piace la mia musica militare, mi piacciono le mie donne pulite
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| Mi piacciono i miei ariani ben definiti, vorrei chiarirlo
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| Sono bianco, con esso, bene da fare, cosa devo temere
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| Schiuma di sapone, soap opera, battute dure, fanno ammalare i bambini
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| Perché la vita non può essere gestita sulla falsariga di un film di Edgar Lustgarden
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| Una casa ideale dove gli impermeabili appaiono e scompaiono
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| Pensi di essere in rosa, dici di essere in chiaro
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| Persone scomparse mi sono passate accanto, niente a che fare con me
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| Non ci vediamo faccia a faccia, andiamo da A a B
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| Non sono un ex-spick, wop o ebreo, no dago nigga queer
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| Rimango con esso, bianco, beh, non è vero, cosa ho da temere
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| L'uomo affamato ha bisogno di una brutta bocca sporca, pratica in malarco
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| Dico quanto sono dispiaciuto e incolpo un oscuro indie
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| Dall'uomo della strada, l'uomo che conosce, l'uomo con la maschera di ferro
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| Ho bisogno di rispondere alle tue domande, ho bisogno che tu lo chieda cazzo
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| Se vuoi che qualcuno ti caga addosso, per favore lasciami fare volontariato
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| Ci sono, bianco, bene da fare, cosa devo temere
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| E la mia voce riecheggia Norimberga, ogni volta che parlo
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| Sono una curiosità, un'atrocità, un oggetto d'antiquariato
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| Guardalo fratello mezzanotte, la mia lista nera lo rende chiaro
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| Se non ci sei, bianco, bene da fare, non c'è niente per te qui |