Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Minneapolis, artista - Lucinda Williams. Canzone dell'album World Without Tears, nel genere Иностранный рок
Data di rilascio: 31.12.2002
Etichetta discografica: Universal Music
Linguaggio delle canzoni: inglese
Minneapolis(originale) |
I’ve been waiting for you to come back since you left Minneapolis |
Snow covers the streetlamps and the windowsills |
The buildings and the brittle crooked trees |
Dead leaves of December, thin-skinned and splintered |
Never gotten used to this bitter winter |
I’ve been wasted, angry and sad since you left Minneapolis |
I wish my thoughts were pure like the driven snow |
Like the heavens and the spring’s virgin buds |
But they strangle me with their sin, fill me up with poison |
Black clouds have covered up the sun again |
I can always trace it back to that night in Minneapolis |
Here on the seventh floor in a room I can’t call mine |
Deadbolt on the door, 'do not disturb' sign |
Shaking and trembling on the clean white linen |
Slivers of starlight danced across the ceiling |
A dozen yellow roses, all that’s left in Minneapolis |
I wish I’d never seen your face or heard your voice |
You’re a bad pain in my gut, I wanna spit you out |
Open up this wound again, let my blood flow red and thin |
Into the glistening, into the whiteness |
Into the melting snow of Minneapolis |
(traduzione) |
Aspettavo il tuo ritorno da quando hai lasciato Minneapolis |
La neve copre i lampioni ei davanzali |
Gli edifici e gli alberi fragili e contorti |
Foglie morte di dicembre, dalla buccia sottile e scheggiate |
Non mi sono mai abituato a questo inverno rigido |
Sono stato sprecato, arrabbiato e triste da quando hai lasciato Minneapolis |
Vorrei che i miei pensieri fossero puri come la neve battuta |
Come i cieli e i germogli vergini della primavera |
Ma mi strangolano con il loro peccato, mi riempiono di veleno |
Le nuvole nere hanno coperto di nuovo il sole |
Posso sempre risalire a quella notte a Minneapolis |
Qui al settimo piano in una stanza che non posso chiamare mia |
Catenaccio sulla porta, cartello "non disturbare". |
Tremando e tremando sulla biancheria bianca e pulita |
Frammenti di luce stellare danzavano sul soffitto |
Una dozzina di rose gialle, tutto ciò che è rimasto a Minneapolis |
Vorrei non aver mai visto la tua faccia o sentito la tua voce |
Sei un forte dolore al mio intestino, voglio sputarti fuori |
Apri di nuovo questa ferita, lascia che il mio sangue scorra rosso e sottile |
Nello splendore, nel bianco |
Nella neve che si scioglie di Minneapolis |