La ruota insanguinata si nasconde dietro l'orizzonte, la stessa, solo bianca, uccidi, uccidi un sogno
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Nel bagno vicino al lavabo, una pillola demoniaca per un pallido**alnico.
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Non faccio entrare le persone qui, sono sempre impegnato urgentemente, bloccato per sempre, come un settario,
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demone della paura.
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"Open Roma" - vai a farti fottere! |
Hai visto piastrelle arrugginite?
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Placca ruvida, labbra dell'asta della cialda come ghiaccio,
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Dai loro delle gocce bianche con quelle scarlatte, cospargi tutta la loro bocca di spezie, invitali.
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Rastrella i tubi incavati in volo. |
Hai visto vecchi tappeti? |
MA? |
mucchio sporco,
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Perché ha bisogno di un cavo per tubi? |
Una domanda difficile, accarezzare con le dita un fiore ritrito
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Tra le gambe, come quel lenzuolo di rose sbiadito, gli occhi sono limpidi come una primavera: questa è la fine.
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Sono puri di vergogna, questa è la fine, più minacciosa del peso, gli intrighi del demone di tutti -
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Questo corpo è giovane di sudore per folli piaceri, figli di cesareo.
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Dimmi anche che le reti del demone vengono tirate non all'inferno, è un altro insensato guidare qualcosa
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Lui stesso è attratto dalle gambe divaricate spudoratamente e da un nido d'ape bagnato e rasato.
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Mmmmm, vattene, non per l'articolo, ma per amore: "sì, non essere stupido, non essere stupido"
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Una scolaretta con un maglione rialzato, accanto a un fottuto ragazzo, senza bazar, darà
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kl * per te.
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Nuovo volo, mondo non amato, tempo non amato, ragazza cancerosa maschio non amata dentro
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bagno *et.
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Calmo come il ghiaccio, e le mani scaldano il campo, l'altro si è già bloccato, battendo le mani nell'astrale
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Pericolosamente piccola, appassionatamente piccola, per qualche ragione gettò frettolosamente via i fiocchi bianchi dalla sua testa
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bambino,
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Ma la sera abbraccerà e perdonerà, la castità non toglierà tristezza, d'ora in poi crescerai,
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caro, e cresci.
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Sotto le virgolette di qualcuno, nella testolina, giovinezza pulsante,
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figli di branchi infetti,
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Coraggio coraggio coraggio coraggio diventare un cancro e dare, benvenuto al sociale
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fienile.
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Il paradiso della torre della droga, vieni da me piccola, bruciati.
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Si inchina nel fango, ah, ma non siamo principi, sfiniti da una viscosa fanciulla,
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ma ahimè, tutto è sul suo unguento
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Qui ha abbattuto il suo equilibrio, vino e neve. |
Chiederò di nuovo. |