| Onestamente, è vero!
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| Sono un cyborg!
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| Onestamente, è vero!
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| Sull'autobus, guardavo fuori dal finestrino.
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| Davanti a sé, piano e piano, il vecchio nonno batte il chiaro di luna.
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| Non si scherza su questo, il rumore è solo un sottofondo, i pensieri sono lontani,
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| Tutti qui su quelli che lui, il mio distretto, appendo alla finestra.
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| C'è stato un tempo, correvo qui puramente a piedi nudi,
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| Nascondersi dietro il vetro, città cupa o tutto cupo, eh?
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| Sono appeso alla finestra e la cabina è vuota e buia.
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| La sera illumina le lampade, un film triste.
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| Sono appeso alla finestra, e davanti c'è una scia dal porto,
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| Sotto la scopa del nonno, controlla la rete dei cyborg.
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| L'età dei primi motorola e degli ultimi elefanti,
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| Ho un sogno in cui c'è una foresta pacifica e vedo il tuo viso bianco.
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| I fiori, i colori della primavera, cadevano sul vestito con perline,
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| Con il calcolo a secco sul corpo, ogni curva è tua.
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| E le sopracciglia non si accigliano, nessuna traccia di passione si nasconde negli zigomi,
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| Siamo diversi. |
| Sai, mi dispiace, ma sono solo una macchina.
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| Prendi la macchina. |
| Portami in macchina.
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| Lascerò tutto presto. |
| Lascerò tutto presto.
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| Prendi la macchina. |
| Portami in macchina.
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| Lascerò tutto presto. |
| Lascerò tutto presto.
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| Sull'autobus, guardavo fuori dal finestrino.
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| Cento anni circa non miei, ha spazzato via tutto con la sua mano, mi affatico come un selvaggio.
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| Falciano il raccolto, non lasciano che il fuoco aspetti l'autunno.
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| L'autunno è di nuovo qui, incontra signore e chiama tristezza.
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| Se questo è un blues, allora lascialo cadere per sempre.
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| Solo in mezzo alla folla - un ometto cupo.
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| Mi dispiace per il mondo intero quando i cani piagnucolano di notte,
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| Devi mollare tutto, dimenticare la caserma e iniziare.
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| Sto andando nel profondo, scegli da che punto uscire per me -
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| Dove il sentiero non è una canaglia, perché lo so, stanno aspettando sulle porte.
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| Offriti da bere e soffiare; |
| fottuti puttane femminucce.
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| Esco e ci vado, sono un giullare da giardino.
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| Sono passati sei mesi da quando hai deciso tutto e io non ho visto il tempio.
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| Sono tuo, ma so che puzza d'acciaio.
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| Noah sfigato alla fermata dell'autobus. |
| Dove sei, pesce mio?
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| Sii con me e lascia che il tuo cuore sia almeno saldato. |