Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Seraphic Deviltry, artista - Theatre Of Tragedy. Canzone dell'album Velvet Darkness They Fear, nel genere
Data di rilascio: 31.12.1995
Etichetta discografica: Massacre
Linguaggio delle canzoni: inglese
Seraphic Deviltry(originale) |
Whether He the quaint savant’s power doth hold I know not, |
Albeit ætat a thousand stars' birth He is — |
Quoth I that for reasons to me oblivious |
August of a granditude of servants is He held, |
And by plastic consonantry e’en more servants to the host addéd are — |
Pelf they are, dare I say! |
Maugre His diurnal seraphic deviltry |
I say that deviltry — 'tis forsooth deviltry! |
- |
Mind not this in scintillating shades clad is; |
To claim the glore is He suffer’d. |
«Grant me the fatlings», qouth He, «the fatter the better!», |
And died they of starvation; |
They are not slaughtering their fatlings — |
They are slaughtering 'hemselves. |
Sith I at time of yester the questions durst ask, |
And dare I say this burthen weightful was, |
Wrack of His machine-like motion was I naméd, |
Tho' blind and fond the jesters rebuilt |
The machine alike — yet whettéd and dight are its edges… |
(traduzione) |
Non so se regge il potere del bizzarro sapiente, |
Sebbene ætat a mille stelle, Egli è — |
Lo dico per ragioni a me ignare |
Si tiene agosto di una grandiosità di servi, |
E per plastica consonanteria ancora più servitori dell'ospite aggiunto sono - |
Pelf lo sono, oserei dire! |
Maugre La sua diavoleria serafica diurna |
Dico che diavoleria... è per così diavoleria! |
- |
Non badare a questo in sfumature scintillanti vestito è; |
Per affermare che la gloria è soffrì. |
«Concedimi i grassi», disse Egli, «più grasso è, meglio è!», |
E morirono di fame; |
Non stanno macellando i loro grassi — |
Si stanno massacrando. |
Sith io al tempo di ieri le domande che oserai porre, |
E oserei dire che questo peso era pesante, |
Ho chiamato il relitto del suo movimento simile a una macchina, |
Anche se ciechi e affezionati i giullari ricostruirono |
La macchina allo stesso modo - eppure acuminati e opachi sono i suoi bordi... |