Dove la connessione tra il sole e l'uccello è interrotta
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mano di scimmia,
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Dove sono sparse le stelle, fragole e ossa
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attraverso i campi,
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Dove le nebbie, come il limo, predicano il muschio
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rivelazioni di fondo,
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Dov'è la bestemmia, come una preghiera,
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eccomi.
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Dove gli alberi sono intrecciati negli annali delle parole
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eco dell'inizio
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Dov'è il libro delle ore della foresta crittografato
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per bocca di fuoco,
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Dov'è la grande strada, notte nera
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sì cose focose
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Dove i coltelli brillano dietro l'icona,
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eccomi.
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Dove le albe bagnano i pozzi dei cortili
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si nelle pozzanghere fredde,
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Dove nel fango si è fidanzato con la pioggia primaverile
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freddo.
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Dov'è un sorso, come ricompensa per la giornata
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di notte senza dormire,
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Dove le croci sono inzuppate
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eccomi.
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Dove la speranza giace nel sole
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in melodie dense,
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Dove balla sui raggi del fulmine
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regina del tuono,
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Dove la luna si è attaccata all'anima,
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come una sanguisuga,
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Dove l'amore è permesso in un cerchio,
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eccomi.
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Dove l'oriente dava da bere alle cavalle il latte
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nomade del vento,
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Dove sulle strade per la prigione strisciano lungo il palco
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chilometri,
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Dove in lacrime fino alle ginocchia e fino alla gola nel sangue
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la terra si sta raffreddando
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Dov'è il crocifisso sotto lo stivale
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eccomi.
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Dove il silenzio è come il rumore di un gregge,
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e sotto gli zoccoli sarà,
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Dove il tramonto scolpisce un ponte dorato
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tra cielo e dolore
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Dove i profeti sono negligenti e creduloni,
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come specchi
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Dove il gabinetto è venerato per il tempio,
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eccomi.
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Alzo gli occhi, alzo lo sguardo.
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La mia canzone è una gru siberiana ferita.
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alzo gli occhi... |