Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Ein Denkmal denkt, artista - Bodo Wartke. Canzone dell'album Ich denke, also sing' ich - live 2009, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.07.2013
Etichetta discografica: Reimkultur Musikverlag GbR
Linguaggio delle canzoni: Tedesco
Ein Denkmal denkt(originale) |
Auf einer kleinen baumgesäumten Lichtung |
stehe ich nun schon seit Jahr und Tag, |
seit meiner feierlichen Errichtung |
in einem aufgeräumten Bürgerpark. |
Meinesgleichen gibt es fast in allen Ländern. |
Wir sind die Zeugen der Gezeiten des Geschicks. |
Doch die Leute, die an mir vorüber schlendern, |
würdigen mich keines Blicks. |
Aber das macht nichts. |
Ich sie ja auch nicht. |
Es scheint mein Los, in stummer Stille zu verstauben. |
Denn könnt' ich reden — es hätte keinen Zweck. |
Ich bin ja ohnehin umringt von lauter Tauben |
und die geben auf mich einen Dreck. |
Soweit ich mich erinnere, erinner' ich |
an einen Krieg, doch der ist wohl schon länger her, |
denn die Leute hier erinnern sich nur kümmerlich, |
und sie kennen mich nicht mehr. |
Aber das macht nichts. |
Ich sie ja auch nicht. |
Von Wind und Wetter und vom Zahn der Zeit zerbissen, |
verliere ich allmählich mein Gesicht. |
Vor mir verwelken Nelken und Narzissen |
und Vergißmeinnicht. |
Wenn die Leute ihren Hund spazieren führen, |
erfülle ich hier steinern meine Pflicht. |
Auf einem Schild vor mir steht: «Bitte nicht berühren». |
Und in der Tat, sie berühren mich nicht. |
Aber das macht nichts. |
Ich sie ja auch nicht. |
(traduzione) |
In una piccola radura alberata |
Sono in piedi ormai da anni e giorni |
dalla mia solenne erezione |
in un ordinato parco pubblico. |
Ci sono persone come me in quasi tutti i paesi. |
Siamo i testimoni delle maree del destino. |
Ma le persone che mi passano davanti |
non guardarmi. |
Ma non importa. |
Neanche io. |
Mi sembra di raccogliere polvere in un silenzio silenzioso. |
Perché se potessi parlare, non servirebbe a niente. |
Comunque sono circondato da piccioni |
e non gliene frega un cazzo di me. |
Per quanto posso ricordare, ricordo |
di una guerra, ma probabilmente è stato tanto tempo fa |
Perché le persone qui hanno una vaga memoria |
e non mi conoscono più |
Ma non importa. |
Neanche io. |
Un po' dal vento e dalle intemperie e dalle devastazioni del tempo, |
Sto gradualmente perdendo la faccia. |
Garofani e narcisi appassiscono davanti a me |
e non ti scordar di me. |
Quando le persone portano a spasso i loro cani |
Compio il mio dovere qui come pietra. |
Un cartello davanti a me dice: "Per favore, non toccare". |
E infatti, non mi toccano. |
Ma non importa. |
Neanche io. |