Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Detritus (The One They Kept), artista - Cryptopsy. Canzone dell'album The Book Of Suffering: Tome I, nel genere
Data di rilascio: 29.10.2015
Etichetta discografica: Earhertz
Linguaggio delle canzoni: inglese
Detritus (The One They Kept)(originale) |
I am in the bathroom |
Cowering, quivering, shaking |
Within my stomach begins an eruption |
I am surviving |
The bluish liquid spills forth from my mouth the toxic cleanser |
Tastes so fine perhaps I’ll have to make another |
Windshield, washer, cocktail |
Retracing the events which lead me here |
To this psych ward I’m not convinced |
But everyone is so confident |
That I’m right where I belong |
That bitch, that cunt, that whore |
Did she think I’m idiot (yes, she did) |
That I wouldn’t find out |
A replacement, a clone of perfection |
Had snuck in and took shape |
A snake. |
a fiend once friendly |
How could that be faked? |
My own flesh and blood repelled me |
Altered and strangled |
Cast me out |
That’s when I picked up the knife |
I shushed her quiet then stabbed her quickly 19 times |
I kept my five-year-old son |
My precious for last |
The blade was slippery his sister’s blood was everywhere |
I made quite the mess you see |
That’s when it hit me |
The realization of what I’ve done |
Searching frantically I couldn’t locate the apparatus |
To plant it straight into my heart, I began to panic |
Then shaking, sobbing, I discovered my liquid hold |
Rest eternal alongside my own |
The father, daughter and the son |
Never apart eternity all together |
With none to oppose |
I wish I were fucking dead |
I should be fucking dead |
I’m the monster |
I’m the beast |
I’m the one who killed his own |
But yet somehow I am still free |
(traduzione) |
Sono in bagno |
Accovacciarsi, tremare, tremare |
All'interno del mio stomaco inizia un'eruzione |
Sto sopravvivendo |
Il liquido bluastro fuoriesce dalla mia bocca il detergente tossico |
Ha un sapore così buono che forse dovrò farne un altro |
Parabrezza, lavatrice, cocktail |
Ripercorrendo gli eventi che mi hanno condotto qui |
Non sono convinto di questo reparto psichiatrico |
Ma tutti sono così sicuri |
Che sono proprio al posto a cui appartengo |
Quella puttana, quella fica, quella puttana |
Pensava che fossi un idiota (sì, l'ha fatto) |
Che non avrei scoperto |
Un rimpiazzo, un clone di perfezione |
Si è intrufolato e ha preso forma |
Un serpente. |
un immondo una volta amichevole |
Come potrebbe essere falso? |
La mia stessa carne e il mio sangue mi respingevano |
Alterato e strangolato |
Scacciami |
In quel momento ho raccolto il coltello |
L'ho zittita e poi l'ho pugnalata rapidamente 19 volte |
Ho tenuto mio figlio di cinque anni |
Il mio prezioso per ultimo |
La lama era scivolosa, il sangue di sua sorella era ovunque |
Ho fatto un bel pasticcio che vedi |
Fu allora che mi colpì |
La realizzazione di ciò che ho fatto |
Cercando freneticamente non riuscivo a localizzare l'apparato |
Per piantarlo dritto nel mio cuore, ho iniziato a prendermi dal panico |
Poi tremando, singhiozzando, scoprii la mia presa liquida |
Riposa eterno accanto al mio |
Il padre, la figlia e il figlio |
Mai separati per l'eternità tutti insieme |
Senza nessuno da opporsi |
Vorrei essere morto, cazzo |
Dovrei essere fottutamente morto |
io sono il mostro |
Sono la bestia |
Sono io quello che ha ucciso il suo |
Eppure in qualche modo sono ancora libero |