| Sono in bagno
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| Accovacciarsi, tremare, tremare
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| All'interno del mio stomaco inizia un'eruzione
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| Sto sopravvivendo
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| Il liquido bluastro fuoriesce dalla mia bocca il detergente tossico
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| Ha un sapore così buono che forse dovrò farne un altro
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| Parabrezza, lavatrice, cocktail
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| Ripercorrendo gli eventi che mi hanno condotto qui
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| Non sono convinto di questo reparto psichiatrico
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| Ma tutti sono così sicuri
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| Che sono proprio al posto a cui appartengo
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| Quella puttana, quella fica, quella puttana
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| Pensava che fossi un idiota (sì, l'ha fatto)
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| Che non avrei scoperto
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| Un rimpiazzo, un clone di perfezione
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| Si è intrufolato e ha preso forma
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| Un serpente. |
| un immondo una volta amichevole
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| Come potrebbe essere falso?
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| La mia stessa carne e il mio sangue mi respingevano
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| Alterato e strangolato
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| Scacciami
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| In quel momento ho raccolto il coltello
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| L'ho zittita e poi l'ho pugnalata rapidamente 19 volte
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| Ho tenuto mio figlio di cinque anni
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| Il mio prezioso per ultimo
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| La lama era scivolosa, il sangue di sua sorella era ovunque
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| Ho fatto un bel pasticcio che vedi
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| Fu allora che mi colpì
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| La realizzazione di ciò che ho fatto
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| Cercando freneticamente non riuscivo a localizzare l'apparato
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| Per piantarlo dritto nel mio cuore, ho iniziato a prendermi dal panico
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| Poi tremando, singhiozzando, scoprii la mia presa liquida
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| Riposa eterno accanto al mio
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| Il padre, la figlia e il figlio
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| Mai separati per l'eternità tutti insieme
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| Senza nessuno da opporsi
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| Vorrei essere morto, cazzo
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| Dovrei essere fottutamente morto
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| io sono il mostro
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| Sono la bestia
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| Sono io quello che ha ucciso il suo
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| Eppure in qualche modo sono ancora libero |