Per il terzo giorno il cane ulula, com'è furioso, non mangia nemmeno il pane,
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La coda è rimboccata, ansimando per la paura, guardando prima me, poi il cielo,
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La terza notte non dormo, soffro, urlo, una cagna fino alle lacrime, alla schiuma,
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Ho seppellito tutto, mi aspetto qualsiasi tradimento dal mio prossimo.
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Che siano le nonne a lodare la salute, il poliziotto ha controllato il numero sul passaporto,
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Forse ho qualche malattia, AIDS, anemia, stranamente l'ospite è morto lì o no
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morto.
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Sì, sono ancora vivo, mostri! |
Tutto è in piedi, non rauco, non piagnucolare per sparare,
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Vado da lei e lei taglia cerchi e ulula lungo la strada.
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O forse daranno uno stipendio a tutti, o forse i giapponesi ci faranno prigionieri,
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Sì, sognare che masticando lana di vetro, ci sono ancora le macchie di qualcuno al sole,
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Domani ci sarà la guerra civile, l'amico dell'esercito vomita, ubriaco,
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Ha un tochanka nel suo fienile, dissotterrato, un parassita dei trofei.
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Poi il nostro sensitivo afferrato per il seno, canta, piange
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Non è sempre in se stesso nel villaggio, come un cavallo in sapone.
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Il Giudizio Universale sta arrivando, ubriachi, non è altrimenti, mi è stato aperto un cartello nello stabilimento balneare.
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Bene, se è così, sono pronto, andiamo! |
Siamo ciechi alla fine di questo mondo,
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Imbriglia, tira fuori, rimuovi l'immagine, cantiamo i salmi, una volta cantata la canzone ...
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Cosa abbiamo da perdere intorno a sudore e sale, tristezza, alzati, stiamo uscendo dall'oscurità.
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Il Giudizio Universale ci porterà povertà e schiavitù, ci condurrà a combattere, cane!
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Il quarto giorno si stancò, corse su, scodinzolava,
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Come te puttana, mi hai preso, ci hai ingannato tutti di nuovo. |