| Con una grigia guancia incavata cadrò nel cuscino,
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| In una gabbia, un cardellino ha venduto la sua anima.
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| Ostenta, si strappa la gola, ma il suo petto è vuoto.
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| Mente a se stesso tutto il tempo, motivo per cui è triste.
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| Dopo guai, guai ancora, stoviglie incrinate,
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| Il calendario del cambio ha ingannato, frocio.
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| "Buon compleanno!" |
| - urlo, e lui mi ha detto: "Onomastico!",
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| A testa in giù volo un lungo corridoio.
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| Coro:
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| Ehi! |
| Dio di Dio, e io, il disgraziato, a tirare fuori la mia parte.
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| Bevi, se sei entrato in casa, andrà tutto bene, beviamo, ma stai zitto.
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| Beviamo, stiamo zitti.
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| Mi sveglio su un lenzuolo sudato al mattino,
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| All'improvviso è diventato difficile per me vivere in un mondo saggio,
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| E non asciugare la federa bagnata,
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| Di chiamata in chiamata, sto scontando il tempo.
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| La tempesta ha abbattuto la foresta - cenere sul pioppo tremulo,
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| I re senza regni non sono ancora chiari.
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| Questa cazzo di risposta alla domanda: "Cosa fare?"
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| O dipingilo di nero o, cagna, di bianco?!
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| Coro:
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| Ehi! |
| Dio di Dio, e io, il disgraziato, a tirare fuori la mia parte.
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| Bevi, se sei entrato in casa, andrà tutto bene, beviamo, ma stai zitto.
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| Beviamo, stiamo zitti.
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| Assolo.
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| Così giorno dopo giorno passa, anno dopo anno vola.
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| Rabbrividiamo in silenzio, allontaniamoci: ecco la libertà.
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| Il clangore dei due diavoli della finestra, obbediente all'angelo, -
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| Decollo e cado con la guancia nel cuscino.
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| Coro:
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| Ehi! |
| Dio di Dio, e io, il disgraziato, a tirare fuori la mia parte.
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| Bevi, se sei entrato in casa, andrà tutto bene, beviamo, ma stai zitto.
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| Beviamo, stiamo zitti.
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| Ehi! |
| Dio di Dio, e io, il disgraziato, a tirare fuori la mia parte.
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| Bevi, se sei entrato in casa, andrà tutto bene, beviamo, ma stai zitto.
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| Beviamo, stiamo zitti. |