Testi di Un Poco de Humo Nomás - José Larralde

Un Poco de Humo Nomás - José Larralde
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Un Poco de Humo Nomás, artista - José Larralde. Canzone dell'album Como Quien Mira una Espera, nel genere Музыка мира
Data di rilascio: 03.07.2014
Etichetta discografica: Distribuidora Belgrano Norte
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Un Poco de Humo Nomás

(originale)
Letra de Un Poco de Humo Nomás
Tengo que dejarte amigo
Después de tantas distancias que hemos recorrido
Yo con mi alma y vos con tu alma
No puedo creer que este asunto un día nos llegara
Cuarenta y pico de octubres pasaron como si nada
Te conocí cuando a penas si me lavaba la cara
Diez años…doce a lo sumo.
Poca razón, muchas ganas
Recuerdo iba de a caballo un tordillo, clinas largas
Que Don Segundo Larralde le había comprado a una vasca
Después pasó algún tiempo, se cargó a la china en ancas
Y tuvieron un muchacho, varón, de pocas palabras
Primo y hermano a la vez de quien te dice esta carta
Te llevaba en el bolsillo de una blusa ratonada
Hecha de bolsa de harina 5 ceros bien lavada
Que me costureó la vieja a mano y bien reforzada
Te saqué como quién saca un pájaro de una jaula
Despacito y con cuidado… y el corazón galopiaba
Yo sabía que estaba mal y que estaba haciendo trampa
Pero quería sentirte… y el corazón galopiaba
Recuerdo en aquella siesta que debajo de una rama
Sin bajarme del caballo te eché la primer pitada
No se si llegue a las dos.
Habría sido fuerte el Tata
Se mandaba cuatro atados y ni tosía ni nada
Brasil, la hija del toro José León, se llamaba
Aquel hermanito tuyo que me quemó las entrañas
Después me quedé algún tiempo, solamente con las ganas
Porque plata no tenía y calodiar me asustaba
A veces lo veía al viejo «grapa fuerte y bocanada»
Pasó su vida pitando y se fue de una pitada
«Pobre vasco» dijo alguno, mientras la vieja rezaba
Cosas que tiene la vida… total si ni casi nada
!un poco de humo nomás!, me dije… mientras pitaba
No puedo creer que este asunto un día nos llegara
Tener que dejarte hermano, después de tantas distancias
Me conchavé de aguatero y fue mi primer jornal
Si bien la pasaba mal por aguantar ser mandado
Compré mi primer atado de la marca «Cardenal»
Más chucaro que un bagual fui juntando años tras años
Y aunque nunca hice el estaño porque no fui tomador
Me acontecí fumador de rubio, negro o castaño
En noches donde el tamaño de la soledad es brava
Cuando ya todo se acaba y uno se cree que ha terminado
Siempre estuviste a mi lado igual que el mate y la pava
Y cuando me iba al boliche y no alcanzaba la plata
En vez de alzar alpargatas, yerba o algún otro lujo
Me sometí al embrujo de un tabaco negro en lata
Con papel de arroz «El Sol», solía armar el caporal
Tirante como un pegual solía quedarme el gargüero
Era fuertón y fulero y de alquitrán… sin igual
Ninguno tomará a mal si le hablo a aquel cigarrillo tan pobretón y sencillo
Compañero en todo trance, aunque sienta que me avanza la espalda con su cuchillo
A veces siento que un grillo suele salirle al respiro
Prendo y al rato lo tiro o su cerrazón me acogota
Y hay un algo que rebota en el fondo de un suspiro
Pero con él, cuando aspiro el ñudo de una pena
Siento que se hace más buena, siento que me duele menos
Me dice que es un veneno, je!
yo se bien lo que envenena
Pero a pesar de quererte, tan hondo como te quiero
Hay rumores que el pampero trae malas nuevas por viejas
Dice el doctor que las rejas tienen menos prisioneros
Se amontonan aguaceros en los charcos de la vida
Se amontonan las heridas adentro del corazón
Pero dice la razón que hay humo de horas perdidas
Como ves, no me resigno tan fácil a abandonarte
Yo que anduve en cualquier parte, ganando y perdiendo todo
Como ves, no encuentro el modo de abrirme sin traicionarte
Se que no podré olvidarte y se que habrá mucha gente
Que dirá que no es prudente, que rayo en la apología
Je!, si fuera dios, podría decenciar al indecente
Pero soy hombre y pariente del resto de la jauría
Tengo que dejarte, amigo, después de tantas distancias
Cuarenta y pico de octubres pasaron como si nada
(traduzione)
Testi di A Little Smoke Nomás
ti devo lasciare amico
Dopo tante distanze siamo arrivati
Io con la mia anima e tu con la tua anima
Non posso credere che questa faccenda un giorno sia arrivata a noi
Quaranta e più Octobers trascorsero come niente
Ti ho incontrato quando mi sono a malapena lavato la faccia
Dieci anni... dodici al massimo.
Poca ragione, tanta voglia
Ricordo che una chiazza andava a cavallo, lunghe clinas
Che don Secondo Larralde aveva comprato da un basco
Dopo un po' di tempo, i cinesi furono carichi di cosce
E avevano un ragazzo, un ragazzo, di poche parole
Cugino e fratello allo stesso tempo di chi ti dice questa lettera
Ti ho portato nella tasca di una camicetta logora
Fatto da un sacchetto di farina 5-zero ben lavato
Che il vecchio mi ha cucito a mano e ben rinforzato
Ti ho portato fuori come chi tira fuori un uccello da una gabbia
Lentamente e con attenzione... e il cuore galoppava
Sapevo che era sbagliato e che stavo tradendo
Ma volevo sentirti... e il mio cuore galoppava
Ricordo in quel pisolino che sotto un ramo
Senza scendere da cavallo ti ho dato il primo tiro
Non so se arriva alle due.
Tata sarebbe stato forte
Sono stati inviati quattro pacchi e non ha tossito o altro
Fu chiamata Brasile, figlia del toro José León
Quel tuo fratellino che mi ha bruciato le viscere
Poi sono rimasto per un po', solo desideroso
Perché non avevo soldi e il calodiar mi spaventava
A volte ho visto il vecchio "forte fiocco e sbuffo"
Ha passato la vita a fischiare e se n'è andato tutto d'un fischietto
«Povero basco» disse qualcuno, mentre la vecchia pregava
Cose che la vita ha... totalmente se non quasi nulla
Solo un po' di fumo!, mi sono detto... mentre emettevo un segnale acustico
Non posso credere che questa faccenda un giorno sia arrivata a noi
Dover lasciare tuo fratello, dopo tante distanze
Sono diventato un portatore d'acqua ed è stato il mio primo giorno
Anche se ha avuto difficoltà a sopportare di essere comandato
Ho comprato il mio primo pacco del marchio “Cardenal”.
Più chucaro che bagual che collezionavo anno dopo anno
E anche se non ho mai fatto la latta perché non ero un bevitore
Mi è capitato di essere una fumatrice bionda, nera o marrone
Nelle notti in cui la dimensione della solitudine è coraggiosa
Quando tutto è finito e pensi che sia finita
Sei sempre stato al mio fianco, proprio come amico e bollitore
E quando sono andato al bowling e non ho raggiunto i soldi
Invece di indossare espadrillas, yerba mate o qualche altro lusso
Mi sono sottoposto all'incantesimo di un tabacco nero in lattina
Con la carta di riso “El Sol” montava il caporale
Stretto come un pegual stavo sempre il gargüero
Era forte e fulero e fatto di catrame... senza eguali
Nessuno se la prenderà male se parlo con quella povera e semplice sigaretta
Compagno in trance, anche se sento che mi avanza di schiena con il coltello
A volte sento che un grillo di solito esce dal respiro
Lo accendo e dopo un po' lo butto via o la sua chiusura mi fa rabbrividire
E c'è qualcosa che rimbalza in fondo a un sospiro
Ma con lui, quando respiro il nodo di un dolore
Sento che migliora, sento che fa meno male
Mi dice che è un veleno, eh!
So bene quali veleni
Ma nonostante ti ami, così profondamente come ti amo
Si dice che il pampero porti brutte notizie ai vecchi
Il dottore dice che i bar hanno meno prigionieri
Gli acquazzoni si accumulano nelle pozzanghere della vita
Le ferite si accumulano nel cuore
Ma il motivo dice che c'è il fumo delle ore perse
Come vedi, non mi rassegno così facilmente ad abbandonarti
Io che ero ovunque, vincendo e perdendo tutto
Come puoi vedere, non riesco a trovare un modo per aprirmi senza tradirti
So che non potrò dimenticarti e so che ci saranno molte persone
Chi dirà che non è prudente, che raggio nelle scuse
Eh, se fossi un dio, potrei decenzare l'indecente
Ma io sono un uomo e un parente del resto del branco
Ti devo lasciare, amico, dopo tante distanze
Quaranta e più Octobers trascorsero come niente
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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