Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Lioness, artista - The World Is A Beautiful Place & I Am No Longer Afraid To Die.
Data di rilascio: 02.10.2014
Linguaggio delle canzoni: inglese
Lioness(originale) |
When I was with you we were an estuary |
I don’t know if I come from the river or the sea |
All I know is you are both my opposite and my reflection |
And where we meet, all salt and mouth and convergence |
We were the meeting point of a mountain and a valley |
From a distance it is clear that we are inverted forms of one another |
Should our mountain crumble it would fill the valley to our brim |
Creating flatland where there was once chaos |
But until that beautiful collapse we wonder where you begin and I end |
We were two bodies running out of room in this world |
We carved space in ourselves for the other to borrow |
For the other to burrow |
I wake up sometimes with ghost traces of your lips on my bones |
And my arms holding your phantom frame as you drift away |
We were roots and soil, the splendor of a tide pool, we were giants |
But for now we can’t swallow the things that separate us |
Lioness, please grab me again by the scruff of my neck |
And lick the wounds I’ve made trying to taste my own blood |
(traduzione) |
Quando ero con te eravamo un estuario |
Non so se vengo dal fiume o dal mare |
Tutto quello che so è che sei sia il mio opposto che il mio riflesso |
E dove ci incontriamo, tutto sale, bocca e convergenza |
Eravamo il punto d'incontro di una montagna e di una valle |
Da lontano è chiaro che siamo forme invertite l'uno dell'altro |
Se la nostra montagna si sgretola, riempirebbe la valle fino all'orlo |
Creare una pianura dove una volta c'era il caos |
Ma fino a quel bellissimo crollo ci chiediamo dove inizi e io finisco |
Eravamo due corpi a corto di spazio in questo mondo |
Ci siamo ritagliati uno spazio in noi stessi perché l'altro potesse prenderlo in prestito |
Per l'altro da scavare |
A volte mi sveglio con tracce fantasma delle tue labbra sulle ossa |
E le mie braccia reggono la tua immagine fantasma mentre ti allontani |
Eravamo radici e suolo, lo splendore di una pozza di marea, eravamo giganti |
Ma per ora non possiamo ingoiare le cose che ci separano |
Leonessa, per favore, prendimi ancora per la collottola |
E leccare le ferite che ho fatto cercando di assaporare il mio stesso sangue |