Verrà il giorno in cui diventerò più debole
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Quando le parole delle proprie canzoni perdono peso per l'autore
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E il sole imbratterà lentamente le grondaie, -
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Il suo tramonto è bellissimo, ma è solo una metafora
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Abbasserò gli occhi sul vecchio pavimento
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E abbraccerò gli scaffali dei libri polverosi
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Sposterò il tavolo alla batteria
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E quando mi alzerò, non dimenticherò come ci sono corso dentro!
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Il mio personaggio era giovane ieri
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E il vento nei campi gli scompigliava i capelli
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Ha aperto questa città solo per il cuore
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E non ho pensato molto all'amore che non si è avverato...
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Ma eccolo stanco, di aspetto invecchiato, -
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Tiene fedelmente un nodo di giorni, la cui angoscia è vuota
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Nelle viscere non credendo né al diavolo né agli aloni bianchi
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La tua testa penderà dal cespuglio di un appartamento vuoto...
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"Non andare!" - Sento una voce
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Là, dall'altra parte del fiume, i miei figli in fiore allungano le palme...
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In modo che i gatti non piangano sotto la pioggia
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In modo che gli specchi non mentono agli occhi, -
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Arriva un giorno che non ti aspetti
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E di cui non ha detto nulla a nessuno
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Sta bene qui, sotto il soffitto
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E nel panorama si intravede l'antica corte e il nostro balcone
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Difficilmente solo io, diligentemente
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Così silenziosamente e magnificamente mi tolgo l'aria dalla gola...
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Galleggiano sopra di me le nuvole!
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Mi abbraccio al collo con le mani
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Luci invisibili lontane
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mi chiama a te
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"Non andare!" - Sento una voce
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Là, dall'altra parte del fiume, i miei figli in fiore allungano le palme...
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non partire...
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"Non andare!" - Sento una voce
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Là, dall'altra parte del fiume, i miei figli in fiore allungano le palme... |