A Kolyma, dove la tundra e la taiga sono tutt'intorno, tra abeti ghiacciati e paludi.
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Ti ho incontrato, con il tuo amico, seduti insieme accanto al fuoco.
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Stava nevicando pesantemente e cadendo sulle tue ciglia, sei stato portato via dall'aurora boreale,
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Sono andato da te e ti ho dato una mano, tu ti sei alzato, ti sei alzato,
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E ho notato lo scintillio dei tuoi begli occhi, e ho offerto la mia mano, offrendomi di essere amici.
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Hai dato la tua parola per essere mia, per rimanere fedele per sempre.
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Hai dato la tua parola per essere mia, per rimanere fedele per sempre.
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Nell'amore e nella carezza, il tempo è passato impercettibilmente, è arrivata la primavera e il tuo mandato è finito.
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Ti ho accompagnato poi al molo, il tuo fazzoletto bianco balenò.
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Con la tua partenza è iniziata la mia malattia: non dormivo la notte e soffrivo tutto il tempo.
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Maledico quel giorno di addio quando mi trovavo sul molo!
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E gli anni passavano, mi torturavo con il desiderio, aspettavo un incontro con te, amore mio.
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Secondo la recitazione, i permessi dei medici, lascerò i campi.
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Dopo l'attivazione, permesso dei medici, lascio i campi.
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E così lascio la mia terra aspra, e il treno corre sempre più veloce verso sud.
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E per tutto il tempo prego Dio: "Vieni a trovarmi, amico mio!"
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Il treno ha catturato le luci di Rostov lungo la strada, l'auto si è avvicinata silenziosamente al binario,
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Eri malato, completamente canuto, nostro figlio ti ha portato alla carrozza.
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Allora ciao, amore mio dai capelli grigi! |
Lascia che la neve giri e cada
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Sulla riva del Don, su un ramo d'acero, sul tuo fazzoletto macchiato di lacrime.
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Sulla riva del Don, su un ramo d'acero, sul tuo fazzoletto macchiato di lacrime. |