| E non posso diventare mio padre quando tutto è stato detto e fatto
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| I suoi completamenti non mi completeranno
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| Mi sono diviso per uno, sono la risposta al suo indovinello
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| Sono la cautela del suo vento
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| Sono il cucchiaio incastrato tra lingua e denti sotto il suo sorriso tremante
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| E oso aggiungere la mia revisione perché non oso soffrire due volte e non oso reinventare
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| il passato
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| E non oso essere il Cristo e do il benvenuto a chi soffre
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| E accolgo con favore qualsiasi Saulo
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| Seduto in questa stanza, su una panca di legno, in attesa che Joi chiami
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| E soffro qui da solo, Signore
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| Turbato da ogni mio pensiero
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| Come ho cercato di ripulirli fino all'osso, ho lottato e ho combattuto
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| Ogni intenzione gelosa deformata, contrabbandata, cucita in geni
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| Ogni tendenza ibrida nascosta che mi sfrutta in me
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| Ogni volta che li metto sotto, ma vogliono comunque mettermi alla prova
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| Grido attraverso il tuono.
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| Mi superi d'assalto.
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| Cerco e rifletto.
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| Mi interrogo e mi chiedo... ruggisco e tuono, per favore, fammi entrare
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| Ho aspettato qui per quella che ora sembra la migliore di un'ora
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| Ho sollevato ogni domanda paralizzata dai morti e ho dato potere al
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| assenza della mia sanità mentale
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| La presenza di una paura che si nasconde tra i sogni dimenticati che si accumulano ogni giorno
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| anno
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| Sopra i testamenti più alti, sotto il pavimento di legno
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| C'è una stanza sventrata, buio pesto a mezzogiorno, sotto una porta nascosta
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| Nel profondo, troverai gli attributi di ogni uomo sommerso
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| Chi deve sbattere la testa contro i morti ogni giorno cerca di resistere
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| Ed è pressato contro la stessa donna che ama
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| Baciare occhi e labbra, abbracciare i fianchi, arrendersi al suo tocco
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| E proprio nel momento in cui tocca da cuore a cuore
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| Si tira indietro dal suo tocco, perché è troppo riparare ciò che è stato fatto a pezzi
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| Ogni volta che li metto sotto, ma vogliono comunque mettermi alla prova
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| Grido attraverso il tuono.
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| Mi superi d'assalto.
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| Cerco e rifletto
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| Mi interrogo e mi chiedo... ruggisco e tuono, per favore, fammi entrare
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| È così difficile essere l'uomo che sarei se l'odio e la paura non fossero più apparsi
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| Giuro che sono diventato la pelle di un tamburo, il cuore di un uomo, diviso mi fermo |