Primo distico:
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Ricordo com'è adesso: era il terzo tram,
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Alla piattaforma posteriore
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Le gocce di pioggia lavavano le pietre del selciato,
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Indossavi un cappotto e guanti di pelle.
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La pelle d'oca scorreva sulla mia pelle,
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La sua voce tremava come quella di un bambino di quinta elementare.
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Dai, dimmi che non ti dispiace una tazza
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Caffè caldo in mia compagnia.
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Mi sono seduto accanto a te, la mia anima spalancata,
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Il conduttore ha dato il via libera,
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Pagato per due, mi ha dato un pezzo di carta.
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Piaccia o no, sembrava un appuntamento.
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Il tram non ti ha fatto annoiare e ti ha cullato piacevolmente,
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La pioggia ha dipinto qualcosa sul vetro.
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Anche le auto straniere segnale forte
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Non ha interrotto il nostro dialogo. |
ti ho abbracciato.
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Coro:
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Non dimenticarmi, non lasciarti andare
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Non fare una domanda, non negare.
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Non dimenticarmi, non lasciarti andare
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Non fare una domanda, non negare
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Secondo distico:
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Abbiamo riso, chiacchierato a lungo,
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Di conseguenza, siamo saltati nel deposito. |
Le gocce hanno smesso di gocciolare.
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Uscendo dalla macchina, calpestarono il caffè con i piedi,
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Si sono presi per mano contemporaneamente.
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Mi sembrava che ci conoscessimo da molto tempo.
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Siamo stati anche qui, qui sul marciapiede
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O sono tutti i tuoi occhi che mi hanno affascinato
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O in qualche vita io e te eravamo in coppia.
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Un patio in miniatura, ci siamo seduti a un tavolo.
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Mi ha fatto impazzire, nessuno discute.
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Una bevanda calda ti scalderà i palmi delle mani
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Nelle tue labbra il mio sguardo affonderà all'infinito.
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Un pianoforte suonato in sottofondo in sottofondo,
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Mi hai sussurrato: "Non dimenticare".
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Ricordo quella sera secondo dopo secondo, tutti i dettagli.
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Non hanno mai riconosciuto i nomi l'uno dell'altro.
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Coro:
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Non dimenticarmi, non lasciarti andare
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Non fare una domanda, non negare.
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Non dimenticarmi, non lasciarti andare
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Non fare una domanda, non negare |