| Immagino che le cose siano sempre state piuttosto tranquille nella contea di Putnam
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| Un po' timido e assonnato mentre si aggrappava alle gonne delle due corsie
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| Era disteso proprio come una pista da ballo in asfalto
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| Dove tutti i veterani in jeans con salopette e negozi hanno comprato stivali
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| Stavamo accovacciati nella terra
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| Mentire sulle loro vite e sui luoghi in cui erano stati
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| E farebbero schifo Coca Cola, sì, e sputeranno Day's Work
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| Fino a quando la luna non era un cane randagio sul crinale e
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| E le osterie sarebbero state gonfie fino all'occhio nudo di due a. |
| m
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| E le Stratocaster si lanciavano sulle budella della birra burgermeister
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| E le gambe da swizzle stick sfrecciate su sgabelli naugahyde... sì
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| E l'amamelide si è sparsa sui pavimenti di linoleum
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| E i pedali si allungavano su un rigonfiamento dell'ombelico
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| E la bruna pettinata si arriccia sugli occhi di Maybelline
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| Indossare il principe Machiavelli, o qualcosa sì
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| Estee Lauder, ha un odore così dolce
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| E mi sono piegato al bancone con sentimenti contrastanti davanti a bevande miste
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| Mentre Bubba e i Roadmaster gemevano nella concentrazione della sala da biliardo e
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| E corruga le sopracciglia per coprire l'intero libro di canzoni di Hank Williams
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| Che ti piaccia o no
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| E il vecchio registro nazionale cantava al ritmo di cinquantasette dollari
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| e cinquanta-
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| Sette centesimi sì
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| E poi è l'ultima chiamata, un'altra partita di palla da otto
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| Berniece avrebbe messo le sedie sui tavoli
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| E qualcuno entra e dice: "Ehi amico, qualcuno ha dei cavi jumper?"
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| "È un 6 o 12 volt, amico? |
| Non lo so…'
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| Sì, e tutti gli stalloni in città li avrebbero buttati giù
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| E rivendicano la fama mentre battevano i piedi
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| Sì, vantandosi di essere in grado di prendere più culo di un gabinetto
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| E le GMC e le Straight-8 Ford tossivano e ansimavano
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| E filtravano mentre lanciavano la ghiaia sotto i parafanghi
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| Per tessere a casa un anaconda bagnato e scivoloso di due corsie
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| Con ferri da stiro e piede di porco che tintinnano
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| Con una cassetta degli attrezzi e una sella da pony
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| Stai macinando ingranaggi e stai entrando per primo
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| Sì, e quella dannata trans sta solo peggiorando, amico
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| Con la melodia di ci vediamo dopo e cacciaviti sui carburatori
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| Parliamo di soldi da prestare
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| E palominos e roan alla fragola sì
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| Ci vediamo domani, ciao alla signora
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| Con soldi da prendere in prestito e baci della buonanotte
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| Mentre la radio sputava fuori Charlie Rich, amico
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| Di sicuro può cantare quel figlio di puttana
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| E tu tessi a casa, sì, tessi a casa
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| Lasciando la piccola canna che strizza l'occhio nella calda notte narcotica americana
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| Sotto un cielo a cuscino di spillo
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| Ed è la casa di toast e miele, devo avviare la Ford, amico
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| Sì, e i tuoi soldi per il pranzo sono proprio lì, sullo scolapiatti
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| E il gabinetto sta funzionando Cristo, scuoti la maniglia
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| E il telefono squilla, è la signora Randall
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| E dove diavolo sono i miei dannati sandali?
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| Cosa vuoi dire, il cane ha masticato il mio piede sinistro?
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| Con i barboncini di porcellana ei cigni di vetro
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| Fissando giù dallo scaffale dei soprammobili. |
| Sì
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| E i foglietti di autorizzazione dei genitori per le gite dei bambini
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| Sì, e un paio di mukluk che raschiano sul tappeto a pelo lungo sì
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| E l'imminente strabismo delle prime luci
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| E si nascondeva dietro un tendone piangente nel centro di Putnam
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| Sì, e si sarebbe alzato da un momento all'altro
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| Proprio come un taxi giallo bastardo Velveeta ambrato in un angolo piovoso
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| E suona il clacson in ogni finestra della città |