| Gli incantesimi artificiali sono stati completamente dissipati al mattino,
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| E stavo cercando qualcosa di familiare nella voce di qualcun altro
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| Qualcosa di tuo, speciale, vicino
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| Non l'ho trovato ed è morto di nuovo
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| Mi ha chiesto di essere cancellato dalle liste,
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| Col tempo mi sono convinto dell'unicità delle tue abitudini, mio Hellas
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| Solo il tuo rossetto ha un tale odore,
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| Masse di città e di sapori, uno solo è dolce
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| Che odore aveva la tua pelle al mattino, e non me ne serve un altro
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| Il tuo telefono non ha risposto, mi sono sentito inutile.
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| E spegnendo il suo, ho ascoltato il silenzio per ore.
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| È così che la natura ha creato la nostra relazione
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| Ero destinata a trovare e perdere anche durante il parto.
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| Il tempo fuori dalla finestra ha cambiato le maschere, ho preso le vernici
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| La neve cadde silenziosamente e lascia che ...
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| Chi altro oltre a me può scrivere i tuoi occhi in quel modo...
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| Leggermente velato di tristezza, poi si recò in studio
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| Ho riversato le mie emozioni sulla musica, sulla separazione
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| L'ho sentito a orecchio, l'ho riconosciuto dai suoni e tutto mi è caduto dalle mani.
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| E le note riempivano le stanze vuote con un'eco monotona,
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| Io mezzo addormentato ti taglio i palmi delle mani dal cartone con gemiti.
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| E addormentandomi, ho sentito tintinnare la chiave nella serratura, la luce nel corridoio si è accesa.
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| Un minuto dopo stavo già inalando il profumo familiare della tua pelle,
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| Sembra un sogno, o forse questo sogno è solo una mia mania
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| Mi immergo nel mondo dei sogni, cullato dal tuo respiro...
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| Nel tuo giardino, i suoni di una vecchia fisarmonica si riversano dalle finestre,
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| E si rompono sul silenzio del cemento.
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| Le strade della città sono vuote
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| E incontro le navi sul molo dove eravamo io e te.
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| Nel tuo giardino, i suoni di una vecchia fisarmonica si riversano dalle finestre,
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| E si rompono sul silenzio del cemento.
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| Le altalene raccolgono polvere, ma incontro le navi sul molo,
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| E noi eravamo con te?
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| A volte sembra che ti abbia appena inventato.
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| Che non esisti davvero.
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| Niente capricci, niente amore, nessun piano per partire insieme sulla terraferma.
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| Dove, sotto la luna, per tagliare la superficie dell'acqua su una barca.
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| Ricordo i tuoi occhi tristi e le lacrime di tua madre,
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| Quando la corte mi ha dato sei anni,
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| E i braccialetti scattavano ai polsi, le porte sbattevano.
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| E tu non sapevi e non credevi che ci saremmo salutati per sempre
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| Poi ho incontrato le navi, se ne vanno con loro tristezza,
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| E se qualcuno chiede, di' che è solo autunno
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| E smettila di guardare il molo
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| Di notte, gli attacchi di tristezza cristallizzano i numeri.
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| E il mio porto ora è un luogo di due cuori infranti
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| Invece degli anelli, il mio anulare era legato con filo nero.
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| Ti sei trasformato in un pareggio dall'unico per tutta la vita
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| È più grande della vita!
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| Nel tuo giardino, i suoni di una vecchia fisarmonica si riversano dalle finestre,
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| E si rompono sul silenzio del cemento.
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| Le strade della città sono vuote
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| E incontro le navi sul molo dove eravamo io e te.
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| Nel tuo giardino, i suoni di una vecchia fisarmonica si riversano dalle finestre,
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| E si rompono sul silenzio del cemento.
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| Le altalene raccolgono polvere, ma incontro le navi sul molo,
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| E noi eravamo con te... |