| stiamo entrando nella sala operatoria dell'obitorio ramiliar:
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| le studentesse infermiere fanno molto rumore,
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| le loro voci echeggiano dalle pareti di piastrelle nude...
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| Improvviso uno svenimento: «Non riesco più a mettere a nudo queste voci!!!»
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| il piccolo ragno senza spina dorsale, che in realtà è un cane,
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| si è fatta male - o si è fatta male?- qualcosa alla schiena...
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| oh, ne ha bisogno di uno nuovo?
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| Senza busto, è composta solo da gambe...
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| proprio come una piccola croce schiacciata, un minuscolo crocifisso.
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| con tanta cautela ora sta camminando sul palmo della mia mano destra,
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| allegramente un sottile ramo al vento,
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| toccando la ferita... dove mi ero tagliato il dito.
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| la consegno alle infermiere, una di loro, mi ha indicato l'insegnante
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| esegue l'operazione, per la quale non ho la conoscenza.
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| un giorno tutti qui dovranno svolgere questo compito da soli,
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| perché è l'unico modo per imparare... e alla fine diventare un maestro...
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| sì, questo significa responsabilità,
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| ed è direttamente collegato a stress e paura.
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| il piccolo ragno ha la sua operazione su un tavolo
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| che è decorata come una foresta, tutta con boschetti e abeti...
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| e proprio accanto alle luci lampeggianti e ai display degli strumenti.
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| quindi ascolta ora la stessa scena che è accaduta poco prima (qui):
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| un elefante sul tetto piano di un'alta cattedrale... molto vicino al bordo.
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| «scendigli la coda, come se fosse una corda!
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| abbi fede e fiducia, credi che ti terrà!»
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| ma l'elefante non è ancorato al suolo,
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| sì, potrebbe avere la volontà di rimanere in posizione,
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| forse facendo tutto ciò che è in suo potere per tenermi,
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| per non scivolare e cadere lui stesso...
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| ma a mio avviso questo non è affatto vero.
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| può essere una questione di fiducia?!?
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| guardando fuori dalla finestra, mentre la metropolitana scende
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| nel tunnel... - un uomo, che ha già superato la prova dell'elefante, dice:
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| «La paura va vinta, ragazzo!
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| molti di ciò che viene fuori sono semplici vecchie paure della morte!» |