Testi di Im Ich - Das Ich

Im Ich - Das Ich
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Im Ich, artista - Das Ich. Canzone dell'album Staub, nel genere Индастриал
Data di rilascio: 03.03.2010
Etichetta discografica: Danse Macabre
Linguaggio delle canzoni: Tedesco

Im Ich

(originale)
Zerzaust in Kleidern und Gebärden
Blicke ziehen Runden mit Begehren
Auf Tafelrunden liegen Sklaven
Als Frühgeburten gargekocht
Unter uns in kalten Kellern
Warten Weiber auf Geburten
Verkrampfte Schreie speien Kinder
Händler warten sie zu wiegen
Starke Männer werden trunken
Wenn sie kaltes grauen küßt
Verstumpfte Glieder werden weinen
Weil mit Hoffnung nichts verdient
Ein kränklich armes müdes Volk
Verschließ die Ohren hören Schmerzen
Vor tiefem Abgrund stehen Richter
Das Ich im Ich ist kein Idol
In Nebenzimmern blühen Hirne
Die sich selber recht genannt
Aus dem Fenster stiert ein Schädel
Der den Weisen stumm erzählt
Von tiefster Seele steigen Klagen
Weil die Herrschaft uns verdreht
An kahlen Felsen strömen Säfte
Die von Tieren ausgepresst
Fleischkollonnen stehen Schlange
Vor den Toren vieler Ahnen
Aus den Mäulern kreischen Stimmen
Die mit Haß sind aufgefüllt
Von Seuchenadern tropfen Gifte
Tränket unsre neue Bibel
Verdörrte Hände schufen Nerven
Das Ich im Ich ist angezapft
Ich streite einsam mich
Mit dieser oberflächen Welt
Gutes sei ein löblich Brot
Von dem ich zehre bis zum Tod
(traduzione)
Scarmigliato nei vestiti e nei gesti
Gli sguardi disegnano con il desiderio
Gli schiavi giacciono su tavoli rotondi
Cucinati come bambini prematuri
Sotto di noi in cantine fredde
Le donne aspettano le nascite
Urla convulse sputano bambini
I commercianti stanno aspettando per pesarli
Gli uomini forti si ubriacano
Quando il grigio freddo la bacia
Gli arti storditi piangeranno
Perché la speranza non guadagna nulla
Un popolo malato, povero e stanco
Chiudi le orecchie, senti dolore
I giudici stanno davanti a un abisso profondo
L'io nell'io non è un idolo
I cervelli sbocciano nelle stanze adiacenti
che giustamente si chiamavano
Un teschio guarda fuori dalla finestra
Chi dice silenziosamente al saggio
I lamenti salgono dal profondo dell'anima
Perché il dominio ci distorce
I succhi scorrono dalle rocce nude
Il pigiato dagli animali
Le colonne di carne sono in fila
Alle porte di molti antenati
Voci stridevano dalle loro bocche
Quelli con odio sono pieni
I veleni gocciolano dalle vene della peste
Innaffia la nostra nuova Bibbia
Le mani appassite creavano nervi
L'io nell'io è toccato
Combatto da solo
Con questo mondo di superficie
Buono è un pane lodevole
Da cui mi nutro fino alla morte
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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