Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone III (Fear), artista - Fen. Canzone dell'album Winter, nel genere
Data di rilascio: 09.03.2017
Etichetta discografica: Aural
Linguaggio delle canzoni: inglese
III (Fear)(originale) |
The spirit songs scream across wind-burned heaths |
Flensing the very rind of my soul |
Corrosive embrace comforts |
In an inexorable miasma of dissolution |
A threnody that scours with the paralyzing raptor claws |
Of a lifetime of unrealized purpose |
And it is as at this point that revelation strikes |
With the force of a thousand driven spear-points |
A face etched with the lexicon of destitution |
Stares back through pallid, jaundiced eyes |
That glitter with suppressed, shrieking desperation |
To rend |
To claw away the threads of cloying carnation |
To force this stooped sarcophagus |
Into the carcass-field beneath my feet |
Abnegation — silence — void |
The only triptych I seek |
Yet |
Extant not is thy solace |
Within this corrupted patina of deathsoil |
Still the Cathedral stands tall |
And in those febrile shadows |
Hopes of centuries shrivel and die |
I must move on |
I must haul this weary patchwork of cursive limbs |
Through a translucent mire |
Endless, oppressive wake |
Each tread summons the efforts of a thousand scouring exhalations |
Inch by inch, step by step, slowing, stooping |
Until — like a puppet with strings severed by the scythe of embitterment |
A figure collapses |
(traduzione) |
Le canzoni degli spiriti urlano attraverso lande bruciate dal vento |
Flensing la stessa buccia della mia anima |
Comfort dell'abbraccio corrosivo |
In un inesorabile miasma di dissoluzione |
Una trenodia che perlustra con gli artigli di rapace paralizzanti |
Di una vita di scopo non realizzato |
Ed è come a questo punto che colpisce la rivelazione |
Con la forza di mille punte di lancia |
Un viso inciso con il lessico dell'indigenza |
Guarda indietro attraverso occhi pallidi e itterici |
Quel luccichio di disperazione repressa e stridente |
Da strappare |
Per rimuovere i fili del garofano stucchevole |
Per forzare questo sarcofago curvo |
Nel campo di carcasse sotto i miei piedi |
Abnegazione — silenzio — nulla |
L'unico trittico che cerco |
Ancora |
Non esiste il tuo conforto |
All'interno di questa patina corrotta di terriccio |
Eppure la Cattedrale è alta |
E in quelle ombre febbrili |
Le speranze di secoli si avvizziscono e muoiono |
Devo andare avanti |
Devo trasportare questo stanco mosaico di arti corsivi |
Attraverso una palude traslucida |
Scia infinita e opprimente |
Ogni passo evoca gli sforzi di mille esalazioni purganti |
Pollice dopo pollice, passo dopo passo, rallentando, chinandosi |
Finché... come un burattino con i fili tagliati dalla falce dell'amarezza |
Una figura crolla |