| Sono l'assassino, con la lingua forgiata dall'eloquenza
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| Sono l'assassino, fornendo la tua nemesi
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| Sull'altare sacrificale al successo, amico mio
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| Scatena uno sconosciuto da un bacio, amico mio
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| Nessun incantesimo di rimorso, amico mio
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| Sfodera la lama dentro la voce
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| Il mio amico, il mio amico, il mio amico, il mio amico
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| Sono l'assassino
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| Chi decora la sciarpa con il nodo fuggi
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| Che ha camuffato l'emozione nello sguardo da mille yarde
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| Chi ha scavato le tacche nell'albero genealogico
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| Che ha ipnotizzato il senso di colpa nella trance del ritmo della carriera
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| Assassino, assassino, assassino, assassino
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| (assassino, amico mio.)
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| Ascolta le sillabe della macellazione tagliate con calma precisione
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| Frasi gelide modellate violentano le tue orecchie e cuciono l'incisione di ghiaccio
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| Gli aggettivi di annientamento seppelliscono il punto oltre la redenzione
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| Verbi velenosi di candore spietato plagiano il fervore degli assassini
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| Alfabeto apocalittico che lancia incantesimi, il credo della dizione temperata
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| Il mio amico, il tuo amico, l'assassino
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| Un amico nel bisogno è un amico che sanguina
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| Lascia che il silenzio amaro infetti la ferita
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| Sono l'assassino, (il tuo amico)
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| Assassino
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| Eri un mercenario sentimentale in una zona di fuoco libero
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| Sfilare una coscienza hollywoodiana
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| Eri un obiettore alla moda con un feticcio uniforme
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| Schiavista pavloviano all'anello del successo
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| Un osservatore non-com, io assassino, il collezionista... disertore
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| Quindi ti sei rassegnato al fallimento, amico mio
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| E sono emerso l'agghiacciante sconosciuto, il mio amico
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| Per sradicare il problema, amico mio
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| Sfodera la lama dentro la voce
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| Dentro la voce, dentro la voce
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| Dentro la voce
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| E comunque come si chiamano assassini che accusano assassini
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| Amico mio? |