| Gli amici di George erano un po' anar
|
| Camminavano in grande rosso e strimpellavano le loro chitarre
|
| Sembravano appartenere tutti alla stessa famiglia
|
| Timido, osceno e tenero con le ragazze
|
| Avevano visto la guerra o erano nati dopo di essa
|
| E si era incontrato a Saint-Germain-des-Prés
|
| E se a volte capitasse di funzionare
|
| Nessuno avrebbe perso la vita per guadagnarsela
|
| Gli amici di George avevano i capelli lunghi
|
| All'epoca non era ancora di stagione
|
| Conoscevano Verlaine, Hugo, François Villon
|
| Prima di chiuderli in microscanalature
|
| Imprecavano, imprecavano, insultavano i borghesi
|
| Ma sapeva regalare fiori alle ragazze della gioia
|
| Anche a costo di cacciarli di frodo nei giardini pubblici
|
| Giocare a nascondino con l'ombra dei poliziotti
|
| Gli amici di George, li abbiamo riconosciuti
|
| Nel loro modo di non avere troppa fretta
|
| Per mettersi in fila per diventare qualcuno
|
| Hanno vissuto la vita come arlecchini
|
| Alcuni sono rimasti, altri sono scomparsi
|
| Alcuni hanno persino la Legion d'Onore, chi l'avrebbe mai detto?
|
| Ma la maggior parte di loro non si è mossa un po'
|
| Stanno ancora camminando con la testa tra le stelle
|
| Gli amici di George non sono invecchiati molto
|
| Guardandoli sembra che siano diventati più giovani
|
| I capelli sono più lunghi, la chitarra ancora lì
|
| È sempre il mio amico Georges a dare il tono
|
| Ma proprio come lui ancora non lo sanno
|
| Unisciti alla mandria o cammina al passo
|
| Per le strade di Parigi, per le strade della provincia
|
| A volte chiedono l'elemosina con l'aria di un principe
|
| Cantare canzoni di un certo Brassens |