| È un bene che io sia tornato
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| In un nodo, rughe negli occhi.
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| Riuscito a impostare la furia in rune
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| Bruciare Ryazan con una freccia di un cavo.
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| Che bello - cuori infranti
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| Non ho detto di no al lutto.
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| Lame di carici nutrono risentimento.
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| La culla tace gravemente.
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| Artigli forgiati con rame invano:
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| Non ho abbastanza - solo tu,
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| Inspira le briciole di maggio, abbracciandoti.
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| Hanno guidato in giro dalla testa, tutti quelli che hanno incontrato hanno detto:
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| - Il pianto incontrerà il paly, il primo balyn.
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| Non alato bianco, cucito con filo ritorto -
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| Il cannocchiale si assottiglia nelle maniche.
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| Rimproverato dalla pioggia, ribollito nelle sopracciglia di Ishim -
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| Ha dato la gioia di evocare.
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| Lacrime versate gratuitamente
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| Congelare con un piede a Narym,
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| A caso, non tè, accogliente.
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| Porta via le rive, infuria con la voce di una vedova,
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| Guadando molto per recuperare.
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| E chi è rimasto nell'erba
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| lungo il fiume, tessono ghirlande, ricordano gli uccelli.
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| Darza diventa ruvida nelle mani, crepuscolo
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| Stanno aspettando corteggiatori, guardando l'ariete:
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| — Cattura i calli delle rune! |
| Cattura i calli delle rune!
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| Cattura i calli delle rune! |
| Cattura i calli delle rune!
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| Inspira le briciole di maggio, abbracciandoti. |