| Bene, mio blu
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| Eri un po' crudo ma comunque reale
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| Mai in trattativa con l' escavatore, nessuno a parte, nessuno deve
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| Eri, tutto sommato, ben armato
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| Che dire, non conosco nessuno come te oggi
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| Pronto, senza contare, a sbrogliare i deboli a mezzogiorno
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| E come Gary Cooper, è uscito di fronte ai barbari
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| Sì, qua e là ricordo la ragazza che conosciamo
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| Una stravagante estate piovosa, settanta, un anno di cancro
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| Quando l'amore per la scuola mi ha lasciato a causa dei poliziotti?
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| Dai, è passato tanto tempo, da allora i sette mari si sono fusi con il Danubio
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| Mentre la vela del mio cappotto era sospinta dal mare in tempesta, soffiavano i venti
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| Due o tre stelle sono atterrate sulle tue spalline
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| E poi vennero i sacerdoti, poi i cannoni, poi i ladri
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| E il mondo intero era distorto
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| I predatori strisciavano fuori, poi bugiardi, persone piene di risorse
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| Ma chi ha osato ricordarti cosa sei
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| Solo il primo della classe è ben ricordato
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| Non so, Plavi, mi sembrava che Belgrado stesse festeggiando
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| Grande Pasqua dello Spirito, tutti quei graffiti, e poi il Cordone
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| Davanti a quei bambini come davanti a un accordo
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| Sai cosa c'è dopo, eppure lei era qualcosa di utile
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| Così quando quel giugno non litigammo per la sua parte
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| Andiamo ora, a causa di queste autorità disperate?
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| È il turno di questi mostri, con una borsa piena di trucchi
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| Niente di utile ne varrà la pena
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| Non c'è davvero nessun modo
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| Prima dell'invasione dei popolani
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| Beh, sei addestrato per arrestare quel Sedimento
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| Non lasciare che ti emettano un mandato
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| Scusa, Blue, a volte mando un cuore per segnalare la testa
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| Dalla vecchia società, niente, alcuni sono rotti, altri sono giocati
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| ma. |
| sei grande, fratello, se dormi davvero tranquillo |