| Sono seduto sul marciapiede
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| Del parcheggio vuoto
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| Del negozio dove mi hanno lasciato suonare l'organo
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| Sto aspettando la mia corsa
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| Ma voglio aspettare dentro
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| Del negozio dove mi hanno lasciato suonare l'organo
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| Ma sto pensando a una sedia di legno
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| In una stanza in cima alle scale
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| E sto guardando giù per le scale
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| Al punto di fuga, sulla mappa del luogo
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| Lascia che ti porti lì
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| La linea tratteggiata, che circonda la mente
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| Di un sé chiamato "da nessuna parte"
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| È una cosa chiamata "Esso", in un pozzo senza fondo
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| Non puoi vederlo lì
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| La testa incavata, che giace nel letto
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| Di un sé chiamato "da nessuna parte"
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| In piedi nel mio cortile
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| Dove hanno demolito il garage
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| Per fare spazio al garage demolito
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| Sto cercando la mia auto
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| Ma devo aver venduto la mia macchina
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| Quando ho bisogno di comprare un organo elettrico
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| Ma sto pensando a una sedia di legno
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| In una stanza in cima alle scale
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| E sto guardando giù per le scale
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| Al punto di fuga, sulla mappa del luogo
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| Lascia che ti porti lì
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| La linea tratteggiata, che circonda la mente
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| Di un sé chiamato "da nessuna parte"
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| È una cosa chiamata "Esso", in un pozzo senza fondo
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| Non puoi vederlo lì
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| La testa incavata, che giace nel letto
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| Di un sé chiamato "da nessuna parte"
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| Luogo inesistente
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| Il punto svanito, sulla mappa del luogo
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| Lascia che ti porti lì
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| La linea tratteggiata, che circonda la mente
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| Di un sé chiamato da nessuna parte
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| È una cosa chiamata "Esso", in un pozzo senza fondo
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| Non puoi vederlo lì
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| La testa incavata, che giace nel letto
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| Di un autochiamato |