| Ho quasi pensato che forse lei
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| Potrebbe essere quello che mi rende libero.
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| Sono andato e sono caduto di nuovo -
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| C'è qualcosa in lei, immagino.
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| Mi chiedo, lei lo sapeva?
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| Mi chiedo, si è visto?
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| E ora se n'è andata di nuovo,
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| Sembra che non siamo fatti per essere amici.
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| E ora se n'è andata di nuovo.
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| E ora se n'è andata di nuovo.
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| Guardando i fari lontani,
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| Doloranti alla fine della giornata,
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| Camminando e desiderandola
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| Stavano condividendo la serata con me.
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| E ricordo in silenzio di non dormire.
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| E ricordo i suoi capelli bagnati al mattino.
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| E ricordo la distanza che stavo mantenendo.
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| E ricordo un bacio di compleanno che mi ha dato,
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| Due viaggi nel suo appartamento quando ero solo io,
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| E, nella sua macchina, alla radio il suo canto.
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| Ricordo l'attenzione che stavo prestando.
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| Volevo l'amicizia, volevo la vicinanza...
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| Intorno a lei ero senza speranza.
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| Mi prenderei e mi sentirei uno stupido -
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| È un mondo così diverso in cui si muove.
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| Mi chiedo, lei lo sapeva?
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| Mi chiedo, si è visto?
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| Mi chiedo, si è visto?
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| E ora se n'è andata di nuovo,
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| Sembra che non siamo fatti per essere amici,
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| E ricordi come questi, sono ciò che mi è rimasto...
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| Ricordi che, stupidamente, non dimenticherò mai.
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| Ricordi come questi: un biglietto di compleanno da qualche parte;
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| Potrei dire che era sveglia,
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| Anche lei voleva rompere il silenzio...
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| Se avessimo parlato nella notte,
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| Ciò avrebbe fatto la differenza? |