Colonia da sbornia,
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Sono andato a respirare l'ozono.
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È uscito, come se non oscillasse,
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Sorridendo a tutti i passanti.
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Soppesando sobriamente la situazione,
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Ho trovato Vaska e Vovka.
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Contato in panchina
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Tre rubli e due copechi.
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Viviamo nel ventesimo secolo
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Quello che ti serve è in farmacia.
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Ho detto per divertimento:
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“Ci sono tinture per il veleno.
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Veleno, è più utile della chimica,
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Curerà tutte le malattie.
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Sull'alcol qualsiasi letame
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Rende le persone felici".
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Coro:
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Voglio notare, tra l'altro,
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Era sull'Arbat.
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Le dieci e mezza del mattino
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Niente in negozio.
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Siamo senza rumore e interferenze
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Ci presentiamo in farmacia.
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Diciamo che siamo malati
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Mentalmente obliquo fin dall'infanzia.
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Se ne hai bisogno, allora ne hai bisogno
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Ho detto: "Dammi del veleno
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Da una gyurza o da un pitone,
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Ma per essere più forti del chiaro di luna".
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La commessa esitò
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Noi, come un cobra, abbiamo sorriso.
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Ma poi l'ho preso comunque
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Tre bottiglie per tre facce.
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Ecco, grinta, strofinalo,
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Solo, grinta, non lasciarti trasportare,
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Tre volte, non di più, per un giorno,
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Fare attenzione vicino alle abrasioni.
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Coro:
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Voglio notare, tra l'altro,
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Era sull'Arbat.
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Le dieci e mezza del mattino
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Niente in negozio.
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Abbiamo deciso di bere all'ingresso,
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Eravamo seduti come a un convegno.
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Al via libera si sono versati in bocca,
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Sibilano e ululano.
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Dal momento che Vovka è cresciuta una coda,
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Vaska è ricoperta di squame,
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Mi sono cadute le viscere
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E una puntura mi balenò in bocca.
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E ieri, proprio in farmacia,
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I fratelli greci hanno bevuto con noi,
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Immediatamente stordito dal veleno,
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E, come lucertole, sono decollati.
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Oh, e la forza è in questo veleno,
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Abbiamo tutti una coda nella parte posteriore.
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In una parola, la vita è diventata più facile,
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Se solo avessimo abbastanza veleno.
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Coro:
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Voglio notare, tra l'altro,
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Era sull'Arbat.
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Le dieci e mezza del mattino
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Niente in negozio. |