| È questo il mondo sensato
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| o solo uno scherzo malato della mia infanzia su di me?
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| Derivato e febbrile,
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| l'acqua scorreva sempre troppo calda.
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| Mi cantavo i capelli e le papille gustative cercando una libertà da una galera dentro una galera
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| all'interno di una prigione all'interno di una prigione all'interno di una prigione.
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| E ora dici che languido dentro di me.
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| E potrei languire,
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| ma lo faccio in una brillante serie di frammenti del mio vecchio io fratturato.
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| Riformato forse sto fissando la bocca del taglio.
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| Potrei chiedere perdono per la fuga precipitosa che calpesta.
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| Eppure ancora si spingono, l'orda nuda, facendo piovere su di me un imbarazzo di
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| ricchezza di cliché tortuosi.
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| Mi bagno nell'indignazione cullando la lama bastarda sul mio cattivo cuore da burlone.
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| Il corpo contro la mente contro il corpo.
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| Ho affondato la lama nella mia ombra, l'ho attorcigliata e poi sono decollata.
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| Mi sento favorito nel frutteto del mio malcontento.
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| Andavo in giro nelle sale d'attesa, una clementina in decomposizione.
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| Il tradimento ha sputato sul terreno e filtrato fino alle radici.
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| Ho trovato una pausa in questa ricorsione, ho ingoiato e poi sono saltato dentro.
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| Scivolando schegge nella pelle,
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| Ho cercato di sentirmi così vivo da non potermi sentire vivo.
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| Questo caldo caldo, mi sto precipitando verso di esso. |
| Questa mano fredda, sto correndo.
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| Ora sia la memoria che l'oblio sono contro di me,
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| e l'anodino del tempo è solo l'erosione del mio cervello.
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| Come una fotografia esposta al contrario,
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| i miei neuroni si disaccoppiano al buio.
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| Troppo poco e troppo tardi, per liberarmi da questi pensieri,
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| di questo mondo smisurato.
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| La mente contro il corpo contro la mente.
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| Un percorso verso la bellezza.
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| Un percorso verso la cecità.
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| Mi sto precipitando verso di esso. |