| la languida Gala Dali strappa tristemente i denti di leone fuori città
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| attacca un clacson al cavo e chiama nell'altro mondo.
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| senti come si è ridotta la pace... non andartene, resta
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| ascolta ciò che una voce nordica sorda ti dirà dall'altro mondo.
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| da te a me otto secoli e quattro giorni
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| Il bramino era stanco, il bramino sbadigliò, salì sull'aereo che sarebbe precipitato a Kabul
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| forse un giorno, forse un anno, un aereo si librerà tra le nuvole
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| mondo incomprensibile della canapa Gala Dali.
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| e la luna rifiorisce come un rituale bucaneve sopra la terra.
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| la distesa dell'oceano sconfinato è spettrale, la folla, come al solito, è ubriaca.
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| non andartene, resta, non possiamo ancora distruggere la pace.
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| l'icona si abbatterà sulla sacrestia depredata, scuotendo la barba.
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| I cammelli moriranno da te e davanti a me, a guardia della strada,
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| spegni la luce nel corridoio per un giorno, fai cadere una pillola in un'emicrania con un bicchiere
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| e porta via oltre le nuvole, dove il fiume si snoda all'infinito
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| mondo incomprensibile della canapa Gala Dali.
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| Gli sciatori pazzi andranno in montagna, pesi legati ai piedi.
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| non possono raggiungere la magica svastica e non tornare indietro.
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| non perdere il mio sguardo e il nostro frutteto di pere non si seccherà.
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| Gala Dali raccoglierà i colori in scatole e li porterà ad Arbat
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| da te e da me come a portafogli che squillano di soldi,
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| dall'altra parte ci arriverà una risposta --- le ombre dei grandi ci aspettano per cena,
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| Voleremo tra le nuvole, il freddo delle stelle ci brucerà i fianchi,
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| mondo incomprensibile della canapa Gala Dali. |