Sono cresciuto, ma come se la mia infanzia non fosse ancora finita
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e io sono sempre lo stesso scolaro che torna a casa dalla lezione
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il giorno in cui la mamma viene accidentalmente colpita dal suo amante
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trascinando una valigetta in una dura giornata autunnale cercando di riscaldarsi
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in questo momento, da qualche parte, zio Valera si spara al cuore
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e non piango nemmeno quando arriva la notizia da lui e da mia madre
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morte, mio padre mi viene a prendere, vado di scuola in scuola
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poi all'improvviso si istituisce e all'improvviso ho già più di vent'anni
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cambiare città in città cambiare continuamente lavoro
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e da nessuna parte sono felice tutto il tempo che non voglio
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vivi tranquillamente aspetta qualcosa paga cibo e metro
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e sembra che la vita non faccia nemmeno paura, ma si sviluppi
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paranoie in transito mi prenderanno improvvisamente per mano
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andiamo, sono solo un poeta che legge spazzatura in un microfono
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solo cercando di comporre qualcosa nello spirito di Albert Camus
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ma sfogliando i tabulati della mia rivista vivente
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no merda, il nemico mi dirà sicuramente a bruciapelo l'agente Smith
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Burocrati cosparsi di merda finocchi semiti
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ascoltare i record di carta straccia leggere le note
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nei miei quaderni, poesie, disegni e così via
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sorridi e dì, e ti stiamo aspettando da così tanto tempo
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è ora di tornare a casa fratello è ora di chiudere
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è ora di tornare a casa da scuola alla mamma
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scrivi come uno zoshchenko o sulla guancia
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sei stufo della società
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e non ho più la forza vicino sarò felice
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una persona per bene deve essere un codardo e uno schiavo |