Traduzione del testo della canzone Tunguska - Cymbals Eat Guitars
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi leggere il testo della canzone Tunguska , di - Cymbals Eat Guitars. Canzone dall'album Why There Are Mountains, nel genere Иностранный рок Data di rilascio: 24.10.2009 Etichetta discografica: Sinderlyn Lingua della canzone: Inglese
Tunguska
(originale)
I woke up in the late afternoon
From a dream in which I left you
And the ceiling teemed with gold surface tension
Skipping off my neighbor’s pool
A hiker’s ghost, a halo
Your face was resting damp on my chest
Fever clouded eyes
What’s next to my head
So of course you knew
You’d dreamed it too
I emerged as if through a narrowed eye
Into lashes of white sun
From your apartment
And pollen clouds
Held absent sound
Then a stream of revenants surged outward
Like prominences from the sun
1927, an explosion
Another Tunguska
And at once I was flat on my back
And my skateboard rolled on down the hill
And all the congregating deer
Stood stock still
In the corridor of Manicured lawns
Remember you and I would get so high
We’d pass out with our shoes on First light through leaves
This was back when my smoke would juke
And stutter in the highway crossbreeze
(traduzione)
Mi sono svegliato nel tardo pomeriggio
Da un sogno in cui ti ho lasciato
E il soffitto brulicava di una tensione superficiale dorata
Saltando dalla piscina del mio vicino
Il fantasma di un escursionista, un alone
La tua faccia era umida sul mio petto
La febbre annebbiava gli occhi
Cosa c'è vicino alla mia testa
Quindi ovviamente lo sapevi
Lo avevi sognato anche tu
Sono emerso come se attraverso un occhio socchiuso
In ciglia di sole bianco
Dal tuo appartamento
E nuvole di polline
Suono assente
Quindi un flusso di revenants si è diffuso verso l'esterno
Come protuberanze dal sole
1927, un'esplosione
Un altro Tunguska
E subito ero disteso sulla schiena
E il mio skateboard è rotolato giù per la collina
E tutti i cervi riuniti
Rimase fermo
Nel corridoio dei prati curati
Ricorda che io e te saremmo diventati così sballati
Svenivamo con le scarpe accese Prima luce attraverso le foglie