Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Wavelengths, artista - Cymbals Eat Guitars. Canzone dell'album Lenses Alien, nel genere Альтернатива
Data di rilascio: 07.10.2013
Etichetta discografica: Sinderlyn
Linguaggio delle canzoni: inglese
Wavelengths(originale) |
This contusion-colored evening |
maybe you paint the silhouette |
of the gaunt tree line singed in '97 |
when wildfires threatened my development |
and the swallowed towns the Klan had founded |
the shaded sand dens were party caverns |
for them who’d come hallucinate while we slept |
scaring our rabbits to death in their hutches |
can’t remember how I used to live |
but they’ve all cased their jumps |
fatally I willed it to be |
in the hours of blankness preceding sleep |
oh the years we waste faking remorse |
every decision I have ever made |
bred the branching future’s mute howlers |
with burst-vessel red eyes |
roaring inaudibly |
on the freezing morning walk to the dim corner grocery |
what hangs over big empty country |
reborn in negatives of photos of dusk |
regret so huge it’s on a phantom axis |
receding beaches hissing hearing damage |
and the miles-long column of cold moonlight cast across |
still seas when my nose begins to bleed |
some submitted to having their lights put out |
by basement thrill killers |
in the neighborhood I heard being murdered is no experience |
ten or eleven wounds |
in it’s not about Satan or anything you just die |
it’s weird |
(traduzione) |
Questa serata color contusione |
forse dipingi la silhouette |
del limite del bosco scarno cantato nel '97 |
quando gli incendi hanno minacciato il mio sviluppo |
e le città inghiottite che il Klan aveva fondato |
le tane di sabbia ombreggiate erano caverne di festa |
per quelli che avrebbero avuto le allucinazioni mentre dormivamo |
spaventare a morte i nostri conigli nelle loro gabbie |
non riesco a ricordare come vivevo |
ma hanno tutti fatto i salti |
fatalmente ho voluto che fosse |
nelle ore di vuoto che precedono il sonno |
oh, gli anni che sprechiamo a fingere rimorsi |
ogni decisione che abbia mai preso |
allevò gli urlatori muti del futuro ramificato |
con occhi rossi a vaso scoppiato |
ruggendo in modo impercettibile |
nella gelida mattinata cammina verso la drogheria nell'angolo buio |
ciò che incombe su un grande paese vuoto |
rinasce nei negativi delle foto del tramonto |
rammarico così enorme è su un asse fantasma |
spiagge sfuggenti che sibilano danni all'udito |
e la colonna lunga miglia di fredda luce lunare proiettata attraverso |
ancora mari quando il mio naso inizia a sanguinare |
alcuni si sono presentati per spegnere le luci |
da assassini da brivido nel seminterrato |
nel quartiere che ho sentito dire essere assassinato non è un'esperienza |
dieci o undici ferite |
in non si tratta di Satana o qualsiasi cosa tu muori e basta |
è strano |