Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Internecine Iatrogenesis, artista - Deathspell Omega. Canzone dell'album The Synarchy Of Molten Bones, nel genere
Data di rilascio: 23.04.2018
Etichetta discografica: NoEvDiA
Linguaggio delle canzoni: inglese
Internecine Iatrogenesis(originale) |
And yet, of worse deeds |
Worse suffering must ensue: |
The second and final rout |
Culminates with a Silence |
That bears the acrid burden of all things lost |
Since thou tamest Chaos |
And a much heavier burden still |
For all things that perished unborn |
For none of the New Souls was found worthy |
To partake and witness |
Even the soil turned frigid in a world |
Made torrid by scorching heat |
Thou who are the End of All, behold! |
To whom belong the faces |
Eyes and knees of the elderly |
The women and the children |
All that walks and crawls? |
All belong to you! |
Nothing more remains |
-But heaven! |
One arrow, anointed in the balm |
Of Internecine Iatrogenesis, shall suffice! |
Towards the Dawn, towards the south |
Towards the melancholy west |
And towards the North I cry: |
Onward where most with ravin I may meet! |
The firmament sheds scarlet tears |
Dazzled by this horrendous pyre of a world |
A brazen Holocaust, brighter than a hundred suns |
That slowly consumes God and Man |
Trembling beside one another |
Both bemoaning what could have been |
What should have been |
Yet their accusing voices sing the sound of discord |
On which I feast with my baneful maw |
In eternal hunger |
(traduzione) |
Eppure, di azioni peggiori |
La sofferenza peggiore deve derivare: |
La seconda e ultima rotta |
Si conclude con un silenzio |
Che sopporta l'acre fardello di tutte le cose perdute |
Dal momento che domi il Caos |
E ancora un carico molto più pesante |
Per tutte le cose che sono morte non nate |
Perché nessuna delle Nuove Anime è stata ritenuta degna |
Per partecipare e testimoniare |
Persino il terreno è diventato gelido in un mondo |
Reso torrido dal caldo torrido |
Tu che sei la Fine di Tutto, ecco! |
A chi appartengono i volti |
Occhi e ginocchia degli anziani |
Le donne e i bambini |
Tutto ciò che cammina e striscia? |
Tutto appartiene a te! |
Non resta più niente |
-Ma il paradiso! |
Una freccia, unta nel balsamo |
Di Internecine Iatrogenesi, basterà! |
Verso l'alba, verso sud |
Verso il malinconico occidente |
E verso il Nord piango: |
Avanti dove potrei incontrare la maggior parte di Ravin! |
Il firmamento versa lacrime scarlatte |
Abbagliato da questa orrenda pira di un mondo |
Un olocausto sfacciato, più luminoso di cento soli |
Che lentamente consuma Dio e l'Uomo |
Tremando uno accanto all'altro |
Entrambi si lamentavano di ciò che avrebbe potuto essere |
Cosa avrebbe dovuto essere |
Eppure le loro voci accusatorie cantano il suono della discordia |
Su cui banchetto con le mie fauci malefiche |
Nella fame eterna |