| Si è materializzato ai margini della mia strada
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| In un grande colletto a battitore
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| Mai perso un colpo
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| Posso dire che è tutto dove è iniziato
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| Mi ha sedotto mentre tornavo a casa dalla banda musicale
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| Era il 1991
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| Era l'estate dell'uomo viola
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| Dio solo sa che non sapevamo di averlo fatto
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| Scommetti che abbiamo giocato quella carta perché eravamo solo bambini
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| Rieducato mentre si lavora sulle nostre abbronzature
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| Ci controllava con un tocco della sua mano viola
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| Stiamo cadendo uno per uno
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| Era l'estate dell'uomo viola
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| All'improvviso l'universo era fuori controllo
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| E una volta che ci vai
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| Non puoi tornare
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| E papà, guardati, avrà un infarto
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| «Inizia la leva», disse
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| «Quando metto le mani su quel figlio di puttana
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| Metterò il suo culo viola nella terra
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| E pesa lo stronzo
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| Lo strapperò da un arto all'altro su un rack di tortura,»
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| I pomeriggi sono stati trascorsi in un pisolino
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| Le notti erano sedute in grembo
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| Dandogli da mangiare fagioli viola da una lattina
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| Tutto è andato secondo il suo piano
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| È stata l'ultima volta che mi sono divertito
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| Sì, era l'estate dell'uomo viola
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| Versando i nostri semi nel giardino del serpente
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| I nostri giovani muscoli dell'amore hanno iniziato a indurirsi
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| Fu allora che la madre si occupò e ci implorò perdono
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| Si schiarì la gola e disse
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| «Sei un così bravo ragazzino
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| E tu vuoi sempre accontentarci
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| Sicuramente possiamo risolvere questo problema con un po' più di Gesù
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| E prega e prega che gaio viola via,»
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| Ehi ragazzi Nancy, questo per voi
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| E il grande fiocco rosa della gomma che mastichi
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| È uno spasso guardare in cosa ti sei trasformato
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| Con il passare dei giorni
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| Resteremo sbalorditi
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| Intrappolandoti in un'impasse sociale
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| Esci dalla porta il più velocemente possibile
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| E prova a tornare all'estate dell'uomo viola |