| Bene, Double R.J. |
| ora è più grande, sta sveglio a guardare la neve che cade di notte
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| Libro rilegato in nero sul tavolo, impolverato accanto a trucchi e giochi con le carte
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| Sì, uno per uno taglia i nomi dal retro del telegiornale
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| Giacendo fianco a fianco fanno una bella compagnia di uomini
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| Sì, e tutte le cose che hanno fatto e non fatto, clamorosamente sotto l'obiettivo
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| La mamma di Double RJ, ha chiamato stamattina, è tutto a casa
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| ?E come stai oggi, figlio mio?, «Bene, mamma, sto bene»
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| Diciassette pagine preparate per una riga posteriore di ricordi
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| Sì, il nuovo sta combattendo per lo spazio e la preoccupazione
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| Walter strizza l'occhio sulla stecca
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| ?I miei escono oggi, ho dell'erba, vieni??
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| E sono passati ventiquattro anni, il lotto del film è ancora intatto
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| Tavoli sepolti sotto le ossa dei camion e gli attrezzi delle officine meccaniche
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| Bene, Walter non ha ancora trovato la strada dal parco fino a pagina diciotto
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| Oh, e tutte quelle ragazze, Dio, come si chiamavano?
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| Avrebbero dovuto conservare le loro foto
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| Sta iniziando a sfocare su Double RJ, stanno diventando uno
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| Fatta eccezione per Elvin il serpente e l'indiano George
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| E il ragazzo che non potevi spaventare
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| E poi il primo bacio nel parco giochi comprato con l'anello rubato della sorella
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| Quindi lo strano scialle del disagio, lo drappeggia attraverso le sue ali ossute
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| Come la perdita di veggenti dalla visione onesta, pionieri e doppie sfide
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| Dai fuoco ai tuoi vestiti se hai mai detto una parola
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| E il doppio R.J. |
| cade all'indietro, può vedere più lontano
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| E il doppio R.J. |
| cade all'indietro, può vedere sempre più lontano |