| Non ha un buon odore in questo pub
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| Davvero che angoscia questa musica da club
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| Veloce, un angolo di silenzio per spezzarmi il cranio
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| Il rumore del mondo mi allontana
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| I miei due volte vent'anni o quasi testimoniano il grottesco
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| Quando la sete mi colpisce come il profumo di una ninfomane
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| Conosco troppo bene questo processo profano per averlo coniugato
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| In tutte le lingue, scrutato da tutte le angolazioni
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| Dai porti più sanguinari della mia città
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| All'angolo di una foglia finale
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| Un occhio sul fondo della mia larfeuille
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| Niente di enorme, appena sufficiente per saltare in un taxi fermo
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| E ancora felice
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| Perché non sono dell'umore giusto per dare un pollice in su
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| Una volta che il finestrino è abbassato, che si aggancia e poi si strappa delicatamente
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| Dove sono
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| In caso di incomprensione mi butto sul parabrezza e piscio sul tettuccio
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| Poi combatti, piccolo o grande che sia
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| Nonostante i pochi neuroni che mi sono rimasti
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| La suite, stazione di polizia Gare de l'Est
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| "Mio povero amico! |
| Sei la vittima perpetua del tuo spirito contenzioso
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| contemporanei. |
| Ehi! |
| Ti cercano, ti provocano, ti perseguitano!
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| Una specie di fatalità. |
| Giusto?"
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| Beh, una questione di età, senza dubbio. |
| Come ho dormito con tutta la birra che avevo
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| trovato sulla mia strada e, infine, niente, niente, il vuoto, il nulla.
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| Ho camminato e fatto l'equivalente di... porte d'Orléans per porte St-Ouen
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| vomitare tutto in un angolo
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| "Questa è la terza volta quest'anno, e l'ultima spero, che tu lo sia
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| perseguitato per aggressione e percosse"
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| Bah, parlerò in presenza del mio avvocato. |
| Indignazione e ribellione contro a
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| persona che detiene un'autorità pubblica... accidenti che è lungo!
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| Non ero nel mio stato... quando esco bevo, come te, vero?
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| Come te, eh? |
| no non ti seguirò... |