Testi di La noche de Viernes Santo - Marea

La noche de Viernes Santo - Marea
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone La noche de Viernes Santo, artista - Marea. Canzone dell'album El azogue, nel genere Иностранный рок
Data di rilascio: 11.04.2019
Etichetta discografica: Warner Music Spain
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

La noche de Viernes Santo

(originale)
Llegó rumiando piedras tras caer
Surcada por las cuerdas del serón
La lluvia, recogida en puño
Demasiada piel
Demasiado que perder…
Pero todo lo perdió
Venía mascullando su oración
Luciendo el altozano en el costal
Bullendo -igual que bulle el miedo sujeto al ronzal-;
Arrastrando el sinsabor de su sola soledad
Enséñame tus alas de zorzal
Aburridas de rezar
Entre el brillo y el espanto
Tu aliento de tomillo, tu verdad
Tu mirada de humedad
Tu dolor de Viernes santo
Traía, en la ojeras, una luz
Brotando de la grieta que pintó
Quería que su romería fuese multitud
Y, el de los brazos en cruz
Nunca, de ella, se acordó
Enséñame esa noche que tendrá
Una senda que labrar
Que me cubra con su manto
Que no me despedace al recordar
Que no pude remendar
Tu dolor de Viernes santo
Y en esta orilla, que chilla de tanto aguantar
Fue la costilla rota de Adán;
La de la vieja Andalucía rebuscando pan;
La que ha masticado el sol;
la salina de mi sal
Enséñame tus alas de zorzal
Aburridas de rezar
Entre el brillo y el espanto
Tu aliento de tomillo, tu verdad
Tu mirada de humedad
Tu dolor de Viernes santo
Enséñame esa noche que tendrá
Una senda que labrar
Que me cubra con su manto
Que no me despedace al recordar
Que no pude remendar
Tu dolor de Viernes santo
(traduzione)
È venuto a ruminare pietre dopo essere caduto
Attraversato dalle corde del serón
La pioggia, raccolta in un pugno
troppa pelle
Troppo da perdere...
Ma tutto era perduto
È venuto mormorando la sua preghiera
Indossando l'alto nel sacco
Ribollente -proprio come la paura soggetta alla cavezza è ribollente-;
Trascinando il disgusto della sua unica solitudine
Mostrami le tue ali di tordo
stanco di pregare
Tra lo splendore e la paura
Il tuo respiro di timo, la tua verità
il tuo aspetto di umidità
Il tuo dolore del Venerdì Santo
Ha portato, nelle occhiaie, una luce
Sorgendo dalla crepa che hai dipinto
Voleva che il suo pellegrinaggio fosse una folla
E, quello con le braccia incrociate
Non si è mai ricordata
Mostrami quella notte che avrai
Un percorso per lavorare
Coprimi con il tuo mantello
Questo non mi fa a pezzi quando ricordo
che non ho potuto riparare
Il tuo dolore del Venerdì Santo
E su questa riva, che urla da tanto perseverare
Era la costola rotta di Adamo;
Quello dell'antica Andalusia in cerca di pane;
Quello che ha masticato il sole;
la salina del mio sale
Mostrami le tue ali di tordo
stanco di pregare
Tra lo splendore e la paura
Il tuo respiro di timo, la tua verità
il tuo aspetto di umidità
Il tuo dolore del Venerdì Santo
Mostrami quella notte che avrai
Un percorso per lavorare
Coprimi con il tuo mantello
Questo non mi fa a pezzi quando ricordo
che non ho potuto riparare
Il tuo dolore del Venerdì Santo
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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