Testi di Latido jondo - Marea

Latido jondo - Marea
Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Latido jondo, artista - Marea. Canzone dell'album 28.000 puñaladas, nel genere Иностранный рок
Data di rilascio: 21.03.2004
Etichetta discografica: Dro East West
Linguaggio delle canzoni: spagnolo

Latido jondo

(originale)
Si ves que lloro, tírame una trenza
No seas pelleja y despeja el torreón, mira a ver
Que ataos con un cordel te ofrezco mis respetos
Ni te la meto ni te pongo un cascabel
Que el llorar es por tus ojos, no es por cojones
Que si me miras van cantando Camarones
Por seguirillas, latiendo bajo
Como el badajo que hay en nuestros corazones
Que no palpita, que pega voces
Que está hasta el coño de mentiras y de roces
No quiera el otoño que se pare por mí
Si ves que pego coces en la cuadra
Abre la puesta y despierta, que no voy a meter
Mi vida en tu sostén, ni la tuya en un marco
Demasiado charco pa este barco de papel
De besar… beso a la luna, pa hacerte un feo
Me da un deseo y pido el mango de una escoba
De lomo bravo, de pelos tiesos
Para montarla o pa mover la sopa boba
Que he comerme solo y compuesto
Y lo que sobre… a los geranios de tus tiestos
No quiera el otoño marchitarlos por mí
Que la madrugada sólo se dedique a pudrir tendederos
Que la hagan morir resaca y luceros
Por sus tuberías corren poesías de lo que más quiero
Y lo quiero perder… no quiero querer
Latido jondo es lo que quiere tener
Mi cama que no tiene sueño
Un ruido sordo, potro de rabia y miel
De la piel hacia dentro
Latido jondo, más hondo que un mar de hiel
Amargo del fondo hasta el techo
Ratas a bordo y tira millas
Que en la orilla nadie nos puede ver
Si oyes que llueve ruina en la despensa
Dale a las ubres, las manos nunca piensan ni ven
Que ya no hay más que ver, ni luz, ni Dios que baje
Ni más brebaje pa abrevar que el de tu sed
De beber… bebo por gula, no por sediento
Me importa poco si fue uno o fueron cientos
Los paladares que echas de menos
Que pa mi credo solo quiero un mandamiento
Y es que mis labios secos de invierno
Sigan lamiendo las hojitas de un cuaderno
No quiera el otoño deshojarlo por mí
Que la madrugada sólo se dedique a pudrir tendederos
Si quiere perder, si quiere querer
Latido jondo
Es lo que quiero tener
(traduzione)
Se vedi che piango, lanciami una treccia
Non essere magro e libera la torre, guarda per vedere
Legatevi con uno spago, vi offro i miei omaggi
Non te lo metto né metto un campanello su di te
Quel pianto è per i tuoi occhi, non per le palle
Che se mi guardi stanno cantando Shrimp
Da seguirillas, battendo basso
Come il batacchio che è nei nostri cuori
Che non pulsa, che colpisce le voci
Chi è stufo di bugie e frizioni
Non voglio che l'autunno si fermi per me
Se vedi che ti ho colpito, calci nel blocco
Apri la porta e svegliati, non ho intenzione di metterla
La mia vita nel tuo reggiseno, non la tua in una cornice
Troppa pozzanghera per questa barchetta di carta
Baciare... baciare la luna, per renderti brutta
Mi esprime un desiderio e io chiedo un manico di scopa
Con una schiena coraggiosa, con i capelli rigidi
Per montarlo o per spostare la zuppa di boba
Che ho mangiato da solo e composto
E ciò che resta... ai gerani nei tuoi vasi
Non lasciare che l'autunno li appassisca per me
Che la mattina presto sia dedicata solo a stendibiancheria che marciscono
Che la fanno morire per i postumi di una sbornia e le stelle
Le poesie di ciò che amo di più scorrono attraverso i suoi tubi
E voglio perderlo... non voglio volerlo
Il battito cardiaco di Jondo è quello che vuoi avere
Il mio letto insonne
Un tonfo, puledro di rabbia e miele
Dalla pelle dentro
Battito cardiaco profondo, più profondo di un mare di galle
Amaro dal basso verso l'alto
Ratti a bordo e fare miglia
Che sulla riva nessuno può vederci
Se lo senti piovere rovina nella dispensa
Colpisci le mammelle, le mani non pensano né vedono mai
Che non c'è più da vedere, nessuna luce, nessun Dio che scenda
Non c'è più intruglio da bere di quello della tua sete
Da bere... Bevo per avidità, non per sete
Non mi interessa se erano uno o centinaia
I palati che ti mancano
Che per il mio credo voglio un solo comandamento
Ed è che le mie labbra secche d'inverno
Continua a leccare le pagine di un taccuino
Non lasciare che l'autunno me lo spogli
Che la mattina presto sia dedicata solo a stendibiancheria che marciscono
Se vuoi perdere, se vuoi amare
battito cardiaco profondo
È quello che voglio avere
Valutazione della traduzione: 5/5 | Voti: 1

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