| Durante un viaggio in autobus per la città
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| Mi sono chiesto ad alta voce "Perché vado in città?"
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| E mentre guardavo i cartelloni pubblicitari e i negozi
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| Ho pensato: "Perché mi guardo intorno?"
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| E ho baciato la terra sporca
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| E nel primo punto asciutto che ho trovato
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| E non dovevo chiedermi perché mi stavo sdraiando.
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| In poco tempo ho avuto troppo freddo
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| Ho preso un autobus per tornare alla stazione
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| Ho trovato una lettera lasciata da un telefono pubblico
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| Senza contatto di ritorno
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| E leggeva come un corno suonato da qualche angelo triste
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| «Bunny, sono stato io... sono stato io a deluderti»
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| È stato il tentativo più timido che avessi mai visto di conversazione
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| Se non avessi te come guida, continuerei a vagare perso nel Sinai,
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| Contando le targhe delle auto da fuori stato,
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| (come potrei saltare sul loro percorso mentre loro si affrettano!)
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| Mi circondi, sei carina ma sei tutto ciò che posso vedere,
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| come una nebbia fitta, se non ci fosse modo di entrare in Dio,
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| Non avrei mai giaciuto in questa tomba di un corpo per così tanto tempo.
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| E la fiera di Bonner è sempre stata durante la prima settimana di settembre
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| Ma è già il 19
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| E non ce n'è traccia.
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| Eppure ho difficoltà
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| Ricordando tutte le cose che dovrei ricordare
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| E un periodo difficile
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| Dimenticando tutte le cose che dovrei dimenticare.
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| Oh Cristo quando sarai pronto per tornare
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| Penso di essere pronto per il tuo ritorno
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| Ma se vuoi stare dov'è esattamente ti trovi,
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| Va bene anche così: in realtà non sono affari miei.
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| Se non ti avessi come guida, continuerei a vagare perso nel Sinai
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| O giù lungo i binari guardando i treni che passano per ricordarmi:
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| Ci sono posti che non sono qui.
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| Avevo un pozzo, ma è rimasta tutta l'acqua
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| Quindi chiederò il tuo perdono ad ogni respiro,
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| Se non ci fosse modo di entrare in Dio,
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| Non avrei mai giaciuto in questa tomba di un corpo per così tanto tempo, cara. |