| Un giorno vengo dal garage
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| Copro il mio nome scelto.
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| Basta cenare, guardo fuori dalla finestra
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| L'UFO scende nel cortile.
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| Tutto illuminato, come il camion di Pavel
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| Solo un po', direi, più recente.
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| Mia nonna, come ha visto, ha urlato
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| E trasciniamo tutto in casa dal baldacchino.
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| -Guarda, urlando, sono pazzi,
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| Si sono seduti sul pollaio: si sbriciolerà.
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| - Queste cose che dico sono anomale,
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| E non scuotere la barca con il nostro cervello.
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| Tsyts, dico uno sciocco, metà dei guai
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| Lascia che si rompano, questo ospite è ancora nostro
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| Da qualche stella lontana
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| E non tuo fratello, un bandito e un alcolizzato.
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| Mio fratello ha ragione, ha rotto lo sgabello,
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| La moglie continua a tagliarmi,
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| Ma l'ha riparato lui stesso,
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| E chi sistemerà il pollaio lì?
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| In qualche modo questa stazione interplanetaria
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| Andrà dal presidente per il compensato?
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| Emetteranno le loro radiazioni in questo momento
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| E poi cercali là al di là di Venere.
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| Sembro, quell'UFO aleggiava
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| Polli sparsi in giro
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| Poi scesero due umanoidi,
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| E stanno camminando verso di noi.
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| Certo che faccio questo e quello, se è così,
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| li invito alla capanna a restare,
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| Tipo, entriamo in contatto
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| E sotto questo grammo di contatto cento!
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| Gli umanoidi sbattevano le palpebre tra di loro,
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| Si sono illuminati, quando hanno sentito parlare di vodka,
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| Può essere visto lì vicino sul loro asteroide
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| Con questa materia, anche se la mente è più alta.
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| Shura lo mise rapidamente sul tavolo,
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| Ho aperto una bottiglia della mia cara,
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| E versò tutti ordinatamente in cento,
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| E, naturalmente, non mi sono dimenticato di me stesso.
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| Il primo brindisi è per il contatto interplanetario,
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| È una bugia che gli alieni non bevono,
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| Ho controllato: bevono, è un dato di fatto!
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| Chi non berrebbe se lo versassero gratis?
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| Solo che improvvisamente sono diventati tutti verdi,
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| Ma erano solo qualcosa come il blu,
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| E guardo i loro occhi ardenti
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| E inoltre, all'improvviso puzzava di cherosene.
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| Per uno spuntino e il secondo è andato
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| Per la nostra fattoria collettiva e per il loro Saturno.
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| Per sapere rapidamente che l'alcol è venuto da loro,
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| Che all'improvviso sono svenuti sotto la sedia.
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| Li ho portati a passare la notte nell'unità,
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| Ed è tornato - mia moglie mi rimprovera.
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| E perché siete umanoidi, bastardo.
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| Intossicato, per il tuo nucleo, anidrite.
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| Al mattino li guardo, sono cupi,
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| Li ho appesi poi ordinatamente,
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| E da allora hanno vissuto con Shura e me,
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| E ora l'UFO è invece di un pollaio. |