| Tira fuori i dadi, la clessidra punta
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| La conformità regna, abbastanza presto il martello colpisce
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| L'immaginazione è stata schiacciata, dove un tempo prosperava la brillantezza
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| Com'era prevedibile serviranno, come api operaie sotto l'alveare
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| Indottrinamento a catena di montaggio
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| Come capi di bestiame tenuti a casa
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| Alcuni potrebbero chiamarli pionieri
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| La realtà li chiamerebbe droni
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| Incanalato velocemente, dall'aula al cancro
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| Discepoli in gioco, così blandi, eppure così sinceri
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| Alimentato dalla farmacia, saltellando come falsi amici
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| Sminuito a fini noiosi, poco profondi e non creativi
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| Lavoro, gioco e riproduzione
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| La lancia tridente a tre punte
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| Impalare nel profondo della testa della saggezza
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| Quanto velocemente la giovinezza può scomparire
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| Atrofia come istituzione... morta
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| Aspira la linfa vitale, estrai quella non sfruttata
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| I bambini hanno deciso di epitaffi non ispirati
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| Segui i loro passi, vomita i loro concetti
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| Gettato fuori dalla porta d'ingresso, dato in pasto ai lupi in attesa
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| Affina la loro visione a tunnel, il meglio rimane nascosto
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| Inaugura il loro ruolo di cifrari, soldatini di latta legati alla macchina
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| Corse fino alla fine...
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| Lingue salivanti, profumi licantropi
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| Rileva le loro future pedine, manager e malcontenti
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| Porte aperte chiuse, il baldacchino è sfondato
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| Servilità sancita, prossima tappa: la tomba aperta |