Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone Freebird II, artista - Parquet Courts. Canzone dell'album Wide Awake!, nel genere Инди
Data di rilascio: 17.05.2018
Etichetta discografica: Rough Trade
Linguaggio delle canzoni: inglese
Freebird II(originale) |
I’ve learned how not to miss the age of tenderness |
That I am so lucky to have seen once |
And now that I’ve become older I’ve how to brush over |
My history and how it’s sequenced |
When I think about you I see a person who |
Hasn’t existed for a long time |
Before you started using, before I starting choosing |
To do the same thing for the same reasons |
The first name I called you is not a name at all |
More of a duty than a function |
Often an execution, often with deep confusion of |
'Who was I when that name was just mine?' |
Like a serpent charmer negotiating harm |
I live with a basket of your silence |
And as the years record I can feel it growing board |
But I keep the top on in the meantime |
When I pass my reflection there isn’t any question of |
Where the person in it came from |
When I catch myself thinking and hear the voice that speaks inside |
I know where I got my brain from |
Every step I’ve strayed from and followed |
Led me to the same location |
Every act I’ve forsake and borrowed |
A delivery to now |
And I’ve never wondered how I came to be |
I feel free like you promised I’d be |
(traduzione) |
Ho imparato a non perdere l'età della tenerezza |
Che sono così fortunato ad aver visto una volta |
E ora che sono invecchiato, ho come spolverare |
La mia storia e come viene sequenziata |
Quando penso a te, vedo una persona che |
Non esiste da molto tempo |
Prima che tu iniziassi a usare, prima che io iniziassi a scegliere |
Fare la stessa cosa per gli stessi motivi |
Il nome che ti ho chiamato non è affatto un nome |
Più un dovere che una funzione |
Spesso un'esecuzione, spesso con profonda confusione di |
"Chi ero io quando quel nome era solo mio?" |
Come un incantatore di serpenti che negozia il male |
Vivo con un cestino del tuo silenzio |
E mentre gli anni registrano, posso sentirlo crescere |
Ma nel frattempo tengo la parte superiore |
Quando passo la mia riflessione non c'è alcun dubbio |
Da dove viene la persona in esso |
Quando mi sorprendo a pensare e sento la voce che parla dentro |
So da dove ho preso il cervello |
Ogni passo da cui mi sono allontanato e ho seguito |
Mi ha condotto nello stesso luogo |
Ogni atto che ho abbandonato e preso in prestito |
Una consegna a adesso |
E non mi sono mai chiesto come sono diventato |
Mi sento libero come mi avevi promesso |