Informazioni sulla canzone In questa pagina puoi trovare il testo della canzone All' Meine Wege, artista - Reinhard Mey. Canzone dell'album Ich Liebe Dich, nel genere Поп
Data di rilascio: 31.12.1992
Etichetta discografica: EMI Germany
Linguaggio delle canzoni: Tedesco
All' Meine Wege(originale) |
Doch, sicher, ab und zu mach' ich mir schon Gedanken |
Manchmal sogar les' ich mir selber aus der Hand |
Um zu erfahr’n, was ich längst weiß, denn meine Schranken |
Und meine Fehler, glaub' mir, sind mir gut bekannt |
Und ich weiß auch, dass ich genau dieselben Fehler |
Wieder und wieder machen musste, und ich seh' |
All' meine Wege und alle Schritte mussten dahin führ'n, wo ich steh' |
Weißt du, ich fand mich oft zu Unrecht angegriffen |
Heut' scheint es, dass mich nichts mehr trifft, kaum etwas streift |
Ich habe mich an meinesgleichen glattgeschliffen |
So, wie das Wasser einen Stein am and’ren schleift |
Doch unverwundbar bin ich dadurch nicht geworden |
Verschloss’ner nur, und ich geb' wen’ger von mir hin |
Alles Gesagte, alles Getane machten mich zu dem, der ich bin |
Ich habe oft mit Windmühlenflügeln gefochten |
Wohlwissend, dass dabei der Gegner Sieger bleibt |
Und gleich, wie reißend die Ströme der Zeit sein mochten |
Wehrte ich mich, das Stroh zu sein, das darauf treibt |
Ich habe stets geglaubt, das Ruder selbst zu halten |
Und fuhr doch nur auf vorbestimmten Bahnen hin |
Denn alle Hoffnung und alle Ängste mussten dahin führ'n, wo ich bin |
Ich will mich nicht nach Rechtfertigungen umsehen |
Ich stell' nur fest, und ich beschön'ge nichts daran |
Erst recht verlang' ich nicht von dir mich zu verstehen |
Wenn ich mich manchmal selber nicht verstehen kann |
Eigentlich, weißt du, wollt' ich immer nur das Beste |
Doch es ist ein schmaler, gewund’ner Pfad dahin |
Und mancher Zweifel, und manches Irrlicht führten mich dahin, wo ich bin |
(traduzione) |
Sì, certo, ogni tanto ci penso |
A volte leggo anche di mia mano |
Per scoprire quello che conosco da molto tempo, perché le mie barriere |
E i miei errori, credetemi, ne sono ben consapevole |
E so anche che faccio esattamente gli stessi errori |
Ho dovuto farlo ancora e ancora e vedo |
Tutte le mie vie e tutti i miei passi dovevano portare al punto in cui mi trovavo |
Sai, spesso mi sono ritrovato ad essere attaccato ingiustamente |
Oggi sembra che niente mi colpisce più, quasi niente mi tocca |
Mi sono lisciato contro i miei simili |
Proprio come l'acqua trascina una pietra sull'altra |
Ma questo non mi ha reso invulnerabile |
Solo quelli chiusi, e io dono meno di me stesso |
Tutto ciò che è stato detto, tutto ciò che è stato fatto mi ha reso quello che sono |
Ho spesso recintato con le pale dei mulini a vento |
Sapendo benissimo che l'avversario resta il vincitore |
E non importa quanto possano essere infuriati i flussi del tempo |
Ho resistito a essere la paglia che ci galleggia sopra |
Ho sempre creduto che avrei tenuto io stesso il timone |
Eppure ci guidava solo su percorsi prestabiliti |
Perché tutte le speranze e tutte le paure dovevano portare dove sono io |
Non voglio cercare giustificazioni |
Me ne accorgo e non lo addolcito |
Di certo non ti chiedo di capirmi |
Quando a volte non riesco a capire me stesso |
In realtà, sai, ho sempre voluto il meglio |
Ma è un sentiero stretto e tortuoso per arrivarci |
E alcuni dubbi e alcuni fuochi fatui mi hanno portato dove sono |